Gartner, la società di ricerche nel mondo IT (Information Technology), ha individuato Apple come il maggior fornitore di computer nel panorama didattico europeo.

Secondo i dati dell’ultimo trimestre del 2005, Apple copre il 15,2% delle scuole in Europa, contro il 14,7% di Dell che una volta era al primo posto.

La maggiore diffusione si registra in Svizzera, dove più della metà dei computer nelle scuole (54,4%) è made in Cupertino, poi seguono Francia (19,5%) e Svezia (15,2%).

Rispetto il 2004, la diffusione di Apple nelle scuole europee è cresciuta del 22,4%.

Una scelta molto azzeccata considerando il taglio ai costi indiretti. Purtoppo in Italia regna una metalità poco dinamica che spinge a pensare che un Pc costi meno di un Mac, commettendo il grave errore di non aggiungere al Pc i costi di manutenzione, di gestione, di aggiornamento del software.

Basti pensare che nell’università che frequento, nella sala informatica inaugurata quest’anno con computer Dell, tre computer non funzionano più, uno mi si è riavviato da solo senza motivo, tre mi hanno bloccato il browser mentre navigavo e un’altro si è bloccato inserendo una comune chiavetta usb.

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