Per una volta è Apple a darsi alla sindrome del brevetto, a brevettare il brevettabile, anche ciò che è scontato e utilizzato già da tutti.

A Cupertino, infatti, hanno regolamentato con una registrazione all’ufficio brevetti il sistema che consente di scaricare contenuti multimediali dalla rete e passarli su un dispositivo portabile in maniera automatica. Un’azione che compiamo anche noi, pensiamo a quando acquistiamo un brano nell’iTunes Store, ma che per la legge può essere materia giuridica.

Cosa può cambiare nello scenario del mercato? Apple potrebbe, in teoria, chiedere una royalty per ogni contenuto venduto on-line dalle altre aziende, perchè utilizzerebbero un suo brevetto per vendere.

Cosa accadrà ora? Apple ha trovato la sua gallina dalle uova d’oro?

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