E’ Apple a fissare i prezzi mondiali delle memorie NAND? Secondo il giornale coreano The Korea Times la risposta è affermativa. Cupertino ordinerebbe talmente tante memorie da essere il maggior consumatore di NAND al mondo.
Apple utilizza le memorie negli iPhone, iPod e recentemente anche in alcuni computer portatili. Le commesse coprirebbero una grossa fetta di mercato, tanto da darle il grande potere di accettare e rifiutare i prezzi dei produttori fino a raggiungere la cifra da lei desiderata.
Ricordiamo che Apple si rifornisce presso Samsung e Hynix Semiconductor, il terzo produttore mondiale di memorie.
[via koreatimes]
Avrei 3 domandine…
Non mi pare che Apple abbia mai fatto ricorso a pratiche commerciali di dubbia correttezza per imporsi sul mercato, quindi, l’unica colpa sarebbe quella di aver creato un ottima gamma di prodotti che gli hanno permesso di diventare il maggior acquirente mondiale di NAND?
Se non conviene più produrre NAND per Apple, allora, perché non fanno altro?
In un momento in cui la produzione industriale è mondialmente nella c*cca, questi hanno la Apple che con imperturbabile costanza gli acquista spropositate quantità di componenti ed hanno pure il coraggio di lamentarsi?
Copio ed incollo il commendo di Marcossss in un altro blog perché sposo appieno il suo pensiero:
“ah ecco, leggo su un altro sito la notizia più chiara.
apple ordina un certo numero di unità e poi ne compra di meno, lasciando parte delle memorie nei magazzini samsung e hynix. in questo modo otterrebbe una costante sovraproduzione e resti di magazzino, che costringono le due case ad abbassare i prezzi per liberarsi degli eccessi.
penso che samsung e hynix dovrebbero studiare meglio i contratti. se mi ordinano 100 e ritirano 80, mi proteggo con il contratto. se poi sono in posizione debole e non posso tutelarmi legalmente, pena la cancellazione dei futuri ordini, non so che dire. rimangono problemi loro.
penso che stia peggio un operaio con 1000 euro di stipendio e 700 di affitto…”
La notizia ha fonte anonima, non proviene dai fornitori di Apple. Potrebbe essere qualsiasi cosa: Samsung e Hynix che cercano di mettere pressione mediatica su Apple per ottenere un miglior prezzo il prossimo ordine; oppure concorrenti scontenti che si devono adeguare ai prezzi di Samsung e Hynix pur senza avere Apple come cliente; oppure concorrenti dell’iPhone che cercano di screditare Apple proprio ora che lo stesso viene introdotto in Korea; oppure effettivamente pratiche commerciali scorrette di Apple.
A volte non basta proteggersi con un contratto. Se per esempio un’azienda deve fare un grosso investimento non basta certo un ordine per ammortizzarlo, e può quindi trovarsi costretta, per non subire una perdita, ad accettare i nuovi ordini a prezzi inferiori. Walmart è famosa negli USA per pratiche di questo tipo.
Certo è che il business dei chip NAND è un business molto ricco che fa gola a molti. Per esempio un iPod Touch 8GB costa 189€ ed uno 64GB costa 369€, una differenza di ben 180€, una differenza che sta unicamente nei chip NAND.