industria dei PC

L’iPad può essere considerato un computer? Io credo di no e credo anche non abbia queste velleità. L’iPad, infatti, non vuole essere un computer ma un prodotto nuovo post computer. Come ha dichiarato anche Tim Cook sul palco dell’ultimo Keynote, siamo già in un’era post PC dove Apple ha venduto 172 milioni di dispositivi.

Secondo i dati raccolti dalla società, infatti, il numero di tablet ha già superato quelli dei computer. La stessa HP, che ha venduto 15,1 milioni di computer nell’ultimo trimestre del 2011, non è riuscita superare Apple che con il suo iPad ne ha venduti 15,4 milioni di unità.

Un PC costa quanto un iPad, questo in termini di fatturato lascia comprendere un evento storico: Apple ha perso la prima era informatica lasciando campo a Microsoft, ma intende essere la protagonista della seconda era informatica, quella caratterizzata dall’esperienza utente e dalla semplicità di utilizzo del sistema operativo.

Se nel 1984 il Macintosh non era riuscito a conquistare il mercato, oggi Apple mostra chiaramente che è tornata nell’industria. Siamo di fronte un nuovo monopolista del settore?

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5 Comments

  1. la vera difficoltà di apple (almeno nell’era jobs) era la poca attenzione nel settore office ed enterprice. un settore fondamentale per la diffusione di una piattaforma. forse la ventata di novità dovuta ai cambiamenti che il nuovo ceo sta timidamente portando, lascia ben sperare. ma non vorrei che si parli di monopolio, perchè ciò non ha mai portato nulla di buono (in tutti i settori).
    personalmente sono fiducioso e curioso.

  2. Secondo me è un confronto azzardato e forzato. Azzardato in quanto le le linee di prodotto sono profondamente diverse tra loro, ed anche il costo al dettaglio è sicuramente a sfavore del mercato PC. Forzato come conseguenza naturale all’azzardato. HP, nell’asseto PC-WORKSTATION, fattura, quindi vende al 60% , macchine della serie Z, con costi al pubblico dalle 6 alle 20 volte superiori rispetto ad un IPAD. Di certo poi queste macchine non sono trendy ed alla moda, ne tantomeno ultra portatili. Il raffronto semmai reggerebbe, sarebbe da farlo tra HP PC e MAC PRO. A proposito, chissà quando aggiorneranno i MAC PRO, i tempi sono maturi ed i nuovi processori saranno sul mercato da settimana prossima…

  3. Se per PC si rispolvera la sua effettiva definizione ( Computer Personale) allora sono dell’opinione che effettivamente nel futuro saranno venduti sempre meno PC e sempre più iPad o cugini vari. Il computer “classico” ovviamente non morirà mai ma tornerà ad appannaggio dei professionisti programmatori, disegnatori, grafici, scienziati ecc. anche determinate dascie di hardcore-gamers troverebbero difficolta a migrare verso una console o un iDevice per via della potenza necessaria ai loro titoli preferiti e dell’interfaccia di gioco particolarmente complessa e impossibile da implementare in altro modo. Ma Apple ha dimostrato come per un uso “domestico” (intrattenimento audio/video, email, internet, giochi…) l’iPad sia all’altezza del compito, facile e divertente da usare. Ogni componente della famiglia puó tranquillamente possedere un proprio iDevice per un “Personal” molto più spinto di quello dei PC. Sono convinto che le vendite dei Personal Computer sono destinate a calare lasciando sempre più il campo a tablets o simili, fino ad arrivare a volumi in linea con quelli dei primi anni ottanta dove ad acquistare un computer era o solo le aziende, i professionisti del settore e gli smanettoni con devices evoluti e facili da usare per la massa. Tutto sommato, è proprio da lì che la Apple viene e magari era proprio questa la visione originale di Jobs…

    P.S.
    Commento scritto in autobus da un iPhone 😉

  4. Scusami, condivido tutto quello che hai scritto. Ma che Apple si rivolgesse alla massa proprio no… E’ nata con una macchina rivolta a smanettoni/programmatori, si è poi evoluta nel office, dove è rimasta stazionaria per anni, fino a che non tornò Jobs. Dal ritorno di Jobs, si sono visiti i vari IMAC, IPOD, IPAD, e tutta la linea di portatili consumer. Ma dire che APPLE nacque con l’intento di conquistare le famiglie credo sia un controsenso. Woz e Jobs si rivolgevano ad una nicchia di persone che sapesse programmare un computer. Po si spostarono al wordprocessing per gli uffici, e qui strinsero accordi proprio con Gates… Jobs da grande furbo qual era, e da attento analista di mercato, quando è rientrato in APPLE, si è trovato davanti ad un fallimento annunciato… Ed h quindi seguito la scia, era il pieno boom, di windows e dei computer personali, lui li ha “Rivoluzionati” ed ha rivoluzionato il modo, i modi di fruizione dei contenuti. Dimenticandosi però, di tutti quei professionisti che hanno aiutato la APPLE nei periodi più bui.

  5. Mmmm non so. Quando fu fondata la Apple i computer erano oggetti strani per pochi eletti smanettoni. Woz era uno di questi e voleva un computer aperto e modificabile a seconda dei desideri nell’hardware e nel software; ovviamente quindi il target erano gli altri appassionati di informatica. Jobs invece era un gran furbacchione e intendeva vendere (come poi è riuscito a fare veramente soltanto dal suo ritorno in Apple) a tutti quanti. Ergo doveva essere qualcosa di bello, colorato e facile da usare. Vedo Jobs come un genio del marketing, forse il grande venditore dei nostri tempi. Ovvio quindi che doveva indirizzare i suoi prodotti alla massa. Secondo me ha sempre avuto questo come target, perchè ha intuito come l’informatica fosse il futuro e che c’era da farci un sacco di soldi. Naturalmente tutto questo IMHO.

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