Eugene KasperskyA cosa serve un antivirus per iOS se la piattaforma è chiusa per evitare proprio l’ingresso di malware e virus? Eugene Kaspersky non sa dare risposta a questa domanda, ma ha comunque materiale per criticare a spada tratta la politica di Apple.

Secondo il suo punto di vista Apple è cattiva perchè non approva il suo antivirus nell’App Store. Tutta colpa della chiusura della società, dichiara Kaspersky, che non permette al grande lavoro di sviluppo della sua società nel fornire un prodotto ai milioni di utenti che usano iPhone, iPod Touch e iPad.

Ma resta la domanda di fondo: a cosa servirebbe un antivirus per iOS visto che non esistono virus per iOS? E’ una domanda che non riceverà mai risposta da Mr Antivirus, anche perchè se volesse veramente fornire questo tipo di servizio potrebbe far entrare la sua applicazione dal retro, vale a dire con Cydia per gli iPhone jailbroken.

Forse Kaspersky potrebbe tentare un’attività imprenditoriale alternativa, come per esempio vendere paracadute ai pescatori. Visto che ha deciso di percorrere il filone del non senso, non sarebbe male come idea.

[via theregister]

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9 Comments

  1. Gli rode perchè non può inventarsi un virus da debellare con i suoi stessi mezzi e fare soldi …
    Buffone, produci caffè che è meglio …

    1. Nel film di Charlie Chaplin “Il monello” (oramai stiamo parlando di un secolo fa) c’è la celebre scena del ragazzino che con la fionda rompe i vetri e qualche istante dopo arriva Charlie gridando: “Vetraio ! Vetraio !”.

      La voce di popolo ha il sospetto (non le prove, altrimenti ci sarebbero fior di denunce e cause in tribunale a livello mondiale) che dietro i virus ci siano… i produttori di antivirus. Però non mi risulta che ciò sia stato dimostrato.

      Non può essere che il Sig. Kaspersky sia, oltre che un tecnico un uomo di business, una persona corretta ?

  2. Vi ricordate quando alcune settimane orsono si è appreso che esistono applicazioni (regolarmente vendute tramite AppStore) che attingono allegramente i dati dalle rubriche presenti sui nostri iPad/iPhone ? Chissà adesso dove sono i dati dei nostri contatti, per buona pace di noi utenti e dell’arrabbiatura di Tim Cook.

    Personalmente, mi avrebbe fatto piacere disporre di un software sul mio iPad che poteva intercettare questo comportamente scorretto, cioè individuare software malevolo (che non è costituito solo da virus in senso stretto).

    Non è proprio esatto dire che un iPad o un iPod fanno parte di un sistema chiuso, visto che un utente tramite AppStore può scaricare e installare applicazioni sul dispositivo: le applicazioni stesse (considerato, almeno sino ad ora, i controlli piuttosto blandi effettuati da Apple in questo senso) possono essere software malevolo.

    Un sistema, per essere veramente immune da virus o altre diavolerie analoghe, deve essere blindato all’uscita dalla fabbrica: nessuno deve poterci installare qualcosa, altrimenti si viene automaticamente esposti a rischi. La stessa apertura del sistema verso Internet è di per sé rischiosa.

    Da notare che quello scherzetto dei dati pescati dalla rubrica e spediti via Internet equivale (sto estremizzando, ma mica tanto) ad aver violato anche i nostri Mac e iCloud: infatti i dati della rubrica di iPad e iPhone sono gli stessi presenti sul Mac, ben sincronizzati tramite iCloud.

    Che poi il Sig. Kaspersky stia tentando di vendere il suo prodotto, questa è un’altra storia, ma non possiamo nemmeno dire che iOS è e sarà sempre inviolabile (come del resto non lo è OSX).

    1. Sicuramente con le attuali restrizioni poste da Apple alle app di terze parti, Kaspersky non può fare nulla contro questi pericoli di cui parli.

  3. quindi era più utile la fantastica iproot venduta a 0.79€ ?
    perchè apple deve giudicare “l’utilità” di un’app, falla giudicare agli utenti, che se riterranno l’applicazione inutile non la scaricheranno, altrimenti come per iproot sarà un successo…

    apple dovrebbe giudicare solo il corretto funzionamento…

    p.s. anche secondo me è inutile un antivirus, però per altri potrebbe essere utile, sicuramente più utile di tante altre app.

    1. @ENRICO888

      In questa circostanza, la questione non sta nell’utilità del software.

      Quando installiamo un’applicazione sui nostri computer (un word processor per scrivere testi, un foglio di calcolo per far di conto, un programma di grafica per realizzare grafici, ecc.) in realtà non sappiamo *tutto* quello che fa quell’applicazione. Ne percepiamo gli effetti, come dire, esteriori, ma quello che c’è sotto il cofano è difficile da individuare stando dalla parte dell’utente.

      Posso giudicare molto utile un foglio di calcolo per quello che io percepisco che l’applicazione fa in bella vista, poi magari il software a mia insaputa impacchetta i dati che ho inserito e li manda in rete…

      1. Un’applicazione del genere dovrebbe lavorare in profondità nel firmware. Non ci sono le API per sviluppare qualcosa del genere al momento.

  4. e di contro apple mette il sandboxing alle app osx vendute nello store.

    sanno di essere un decennio (non sono parole mie) indietro a microsoft rispetto alla gestione delle vulnerabilità e continuano a fare gli gnorri

    se uno vuole vendere i paracadute ai pescatori, è abilità del pescatore saper comprare a buon prezzo e farci delle vele

  5. Kaspersky: “la scelta di Apple di non accettare applicazioni antivirus è allarmante”.
    Come si dice a Roma: “Magna tranquillo”.

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