Vendere un prodotto in un paese pubblicizzando la presenza di una funzione che in realtà, per motivi tecnici, non è possibile utilizzare è pubblicità ingannevole. Il potenziale cliente, infatti, potrebbe essere spinto l’acquisto pensando di poter utilizzare una determinata tecnologia in realtà non è accessibile. E’ caso della vendita dell’iPad in Australia dove Apple, come in tutte le altre nazioni, ha pubblicizzato la presenza del supporto alle reti LTE, tecnologia che in realtà è possibile utilizzare soltanto negli Stati Uniti e in Canada per questioni di compatibilità del chip prodotto da Qualcomm.
La società ha provato a correre ai ripari cambiando il nome dell’iPad all’interno del suo sito istituzionale da iPad 4G+LTE ad iPad Cellular, lasciando inalterata la sigla precedentemente stampata sulle scatole. Tutto questo, però, non è servita a placare le ire dell’ACCC (Australian Competition and Consumer Commission), perché l’Authority australiana ha stabilito una multa di 2,25 milioni di dollari australiani, circa 1,77 milioni di €, per la società.
La società ha già confermato che intende pagare la multa per non avere ulteriori problemi con la vendita dell’iPad. Apple era stata già multata in Italia per 900.000 € per la poca trasparenza applicata la vendita dell’AppleCare, vale a dire l’estensione di garanzia per i suoi prodotti. A quanto pare a Cupertino serve una ventata di trasparenza e chiarezza nella vendita di prodotti, trasparenza al momento negata da una mentalità di base puramente americana, vale a dire pensare che gli Stati Uniti siano il centro del mondo.
[via macnn]


ma questi soldi a chi vanno ? Non credo ai consumatori.
E no, vanno all’authority
allora complimenti per la stangata 😛
Bella la frase finale!
non che siano ‘il centro’ piuttosto ‘non riescono a vedere più lontano del loro naso’