Jusp

Square negli Stati Uniti sta avendo un enorme successo: un sistema di pagamenti in grado di utilizzare l’iPhone o l’iPad come computer da cui far partire delle transazioni per gli acquisti. Il tutto utilizza un accessorio esterno per leggere le carte di credito, per un volume d’affari che ormai vede 11 milioni di $ in transazioni ogni giorno.

Da non confondere dai pagamenti con iPhone, in cui il telefono si trasforma in un borsellino virtuale, i sistemi come Square usano i prodotti Apple come cassa di pagamento mobile. Ma non solo gli americani possono vantarsi di percorrere questa strada. In Italia è nata la startup Jusp che, a differenza di Square, non legge solo le carte di credito ma anche i bancomat.

Il tutto è reso possibile da un lettore che integra anche il tastierino numerico per la digitazione del codice PIN. Come Square, anche Jusp non costa un fisso mensile, ma una percentuale sulle transazioni di cui al momento non è stata comunicata l’entità. Possiamo ipotizzare che ammonti al 2,75% come accade con la concorrenza.

Jusp attualmente è in beta presso 200 commercianti. Quando il sistema sarà pronto sarà aperto a tutti coloro vogliono liberarsi del punto fisso in negozio e permettere i pagamenti presso qualsiasi commesso, eliminando il problema dei contanti e aumentando la sicurezza. Meno contanti in negozio, infatti, riduce il rischio rapine e circolazione di denaro falso.

[via Sole24Ore]

Join the Conversation

1 Comment

  1. Un sistema molto utile ed interesante,solo spero che i ladri informatici non prendano tutta la informazione perche se no ci lasciano senza nulla.Paola L.

Leave a comment

Cosa ne pensi?