Sono passati pochi giorni da una sentenza che ha fatto molto parlare. La sentenza che decreta il pagamento di oltre un miliardo di dollari in risarcimento danni. Secondo la corte della California, infatti, Samsung ha infranto dei brevetti di Apple per il design e alcune gesture, come lo scroll e il pinch-to-zoom, vale a dire il gesto del pizzico sullo schermo per ingrandire o rimpicciolire le pagine web.
Samsung, dal suo canto, ha cercato di issarsi a società sopraffatta da una legge dei brevetti meschina e barbara perchè, cito le sue parole, “non dovrebbe essere possibile brevettare un rettangolo con gli angoli arrotondati”. Una frase ripresa in molti blog e articoli, con tanta superficialità tipica degli argomenti calcistici o politici.
La verità è che la ricerca e lo sviluppo costano. I laboratori dove centinaia di ricercatori, si gli stessi che in Italia vorrebbero più fondi, richiedono budget in stipendi, strumenti, documentazioni e molto altro. Nello specifico Apple ha speso nel 2011 2,38 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo. Cosa significa? Significa che ha pagato i suoi laboratori per 12 mesi al fine di trovare soluzioni nel migliorare i suoi prodotti. Ora, considerando che per arrivare a una soluzione bisogna sperimentarne centinaia, come possiamo dire che un brevetto che protegge tutto questo processo sia sbagliato? Permettere la copia dei brevetti non inibirebbe le società ad investire?
Per arrivare all’iPhone, per esempio, Apple ha dovuto investire per ben 5 anni. Samsung ha rilasciato il suo Galaxy solo qualche mese dopo e, secondo i giudici, questa sua velocità nel creare un concorrente è stata possibile solo grazie ad Apple. Vale a dire che Apple ha speso 2,38 miliardi di dollari nel 2011 e Samsung molto meno proprio perchè le è bastato fare sue delle soluzioni trovate da altri. Accettereste una cosa del genere se l’azienda fosse vostra?
“Un’invenzione appare sempre banale con il senno di poi” dice un detto. Il problema è che un rettangolo dalle punte arrotondate appare banale una volta sul mercato. All’utente medio, però, non appaiono i 5 anni di ricerca e i miliardi di dollari spesi per arrivare a quella forma, a quel contenuto tecnologico e a quei servizi. A lui appare un banale rettangolo e quindi qualcosa dal valore zero. Basta prendere un foglio e disegnare un rettangolo. Ma l’esercito di ricercatori che è riuscito ad arrivare a creare l’iPhone non è visibile alla mente di chi lo usa. E’ silente, nascosto in un passato mai svelato.
Perchè Samsung non ha lanciato il Galaxy prima dell’iPhone? Se è tutto così banale poteva lanciarlo un anno prima e mostrare di saper innovare. Non è successo perchè non sa farlo. Ma l’innovazione non passa solo dal design. E’ solo l’aspetto più evidente, banale se vogliamo definirlo così. L’innovazione passa per tanti altri punti e questo Samsung dovrebbe tenerlo a mente se è in grado di innovare.
Prendete un telefono tra le mani. Vi accorgerete che pesa oltre 100 grammi. L’innovazione passa per i materiali. Investire sulla ricerca e sviluppo al fine di trovare materiali più resistenti e leggeri, come per esempio il Liquidmetal, è innovazione. Presentare sul mercato un telefono leggero solo 50 grammi, per esempio, può diventare un fattore in grado di trainare le vendite.
Prendete un telefono e usatelo intensamente, l’autonomia arriva alla fine della giornata? L’innovazione passa anche per la batteria. Trovare delle batterie in grado di contenere più energia oppure ricaricarsi in pochi secondi può diventare un fattore in grado di convincere i clienti a scegliere un modello piuttosto che un altro. Uno smartphone con autonomia di una settimana può fare la differenza da uno con autonomia di un giorno.
Prendete un telefono e immergetelo in acqua. Si rompe? L’innovazione passa anche per l’affidabilità e la consapevolezza di avere un telefono resistente. L’ultima cosa che vogliono i clienti è rompere un dispositivo costoso. Averne uno indistruttibile può farlo preferire ad un altro.
L’innovazione passa anche per il software, i servizi, i modelli di vendita, la distribuzione, la comunicazione e tanti altri aspetti, non solo per il design. Questo le società dovrebbero saperlo. Vedere Samsung aggrapparsi alla scusa di non poter copiare il design dell’iPhone è avvilente. Abbiamo bisogno di ben altro che un design per poter preferire un telefono ad un altro. L’innovazione ha tante strade e spero vivamente che Apple, Samsung o le altre aziende decidano di percorrerle.
Che bel articolo! Complimenti!
Mi complimento anche io per l’articolo.
complimenti e soprattutto la penso esattamente allo stesso modo sull’argomento, e non perché si tratti della causa Apple VS Samsung
Apple ha avuto la fortuna di creare un qualcosa che piacesse parecchio al consumatore in generale, e come giusto che sia ne ha guadagnato parecchio. Ma non mi sembra giusto che le aziende rivali stiano a guardare il successo di Apple senza far nulla, se al consumatore piace l’iPhone perchè “io” azienda rivale non posso creare qualcosa di simile? Così Samsung ha fatto, ha creato un telefono simile ma diverso (è impossibile confonderli), ispirata non solo dal lato estetico ma adottando anche alcune tecnologie basilari nel mondo smartphone (pensiamo nel settore auto alla cintura tre punte o all’air bag) non è che la Volvo una volta brevettata la cintura ne ha vietato l’utilizzo alle altre case, no, lo avrà suppongo concesso dietro pagamento di royalties, a prezzi ragionevoli (non come i 40$ chiesti a Samsung per galaxy venduto).
Il punto è che il mondo è bello perchè è vario ma anche perchè varia col tempo. Se la BMW ha lanciato il suo piccolo Suv X1 che ha creato una nuova categoria del settore automobilistico, il Suv piccolo, e un anno più tardi arriva da Audi il Q3, molto simile ma non uguale, ma non mi sembra che la BMW abbia denunciato Audi per questo. Si tratta di semplice concorrenza.
io credo che ciascuno debba poter vendere il proprio lavoro al prezzo che reputa giusto.
non condivido assolutamente le persone che per esempio piratano photoshop perché costa troppo. se il prezzo non ti va bene usa un altro software (e ce ne sono parecchie di alternative).
se le royalties costano troppo, investi nella ricerca per conto tuo, anche perché è la ricerca alla base dell’innovazione.
Si ma le royalties devono essere giuste, ci vuole anche un po’ di etica, altrimenti si finisce al monopolio. La ricerca è importante, ma secondo me una concorrenza forte invoglia una maggior innovazione, ben più forte della semplice r&d.
no pietro, qui non hai capito il nocciolo della questione: la apple ha iniziato a sciluppare iphone e ipad, facendo esperimenti sul touch screen, sulle interfacce grafiche e quant’altro già dal lontano 2002. era partita con l’idea di creare un tablet senza pennino, poi ha deviato sulla creazione di un telefono, finendo per lamciare prima l’iphone nel 2007 e poi l’ipad nel 2010.
ma simmi? esisteva già qualcosa di simile prima di quelle date? no!
la samsung ha copiato, ha sfruttato tutti gli anni di ricerca e sviluppo di apple per uscire con un telefono che è identico, sia nel design che nella interfaccia grafica. identico. persino le icone della cornetta del telefono sono uguali.
io direi che c’è ben poco da argomentare a favore dei coreani. hanno copiato. e non hanno voluto pagagre le royalties. ti sembra una mossa giusta?
guarda windows phone? vuoi forse dirmi che samsung non avrebbe potuto crearsi una sua interfaccia grafica, ed un suo design diverso? la nokia lo ha gatto! è arrivata in ritardo di due o tre anni, è vero! ma questo è solo colpa loro, che non hanno investito in ricerca nel 2002 come ha fatto la apple. la nokia però alla fine se ne è uscita con un bel prodotto alternativo, la samsung no, ha copiato nel giro pochi e via a fare concorrenza.
questo non è giusto,e lo dico perchè la solita storia che chi compra i samsung non comprerebbe lo stesso un iphone non è vera! spesso la gente di fronte alle due alternative compra i coreani perchè costano di meno, perchè sono piú scadenti ma a loro parer fanno le stesse cose. questo perchè hanno copiato. punto! e ora almeno paghino la loro bella multa da 1 miliardo di dollari, ben gli sta!
Davvero COMPLIMENTI KIRO,il tuo metodo di scrittura e pensiero è davvero OTTIMO!Tu si che sai far bene il tuo lavoro!
Complimenti per l’articolo Kiro!!!!! Sei stato veramente bravo!!! Continua così!!!!
D’accordo ha investito 2,38 miliardi in ricerca, ma dove sono i risultati, perché in base a quest’articolo i risultati sono piuttosto deludenti:
http://www.nexus-lab.com/2012/01/21/samsung-brevetti-2011-seconda-ibm/
Viene il sospetto, che nel bilancio della ricerca, siano incluse anche le spese legali, altrimenti non si spiegherebbe altrimenti il deludente risultato ottenuto.
Considerato poi, ormai Apple è entrata nel settore delle telecomunicazioni ed è ormai il suo core-business principale, come mai Apple non ha fatto ricerca e non possiede brevetti relativi alle tecnologie di comunicazioni, soprattutto quella emergente LTE, rischiando il probabile blocco delle vendite del nuovo iphone5, se lo metterà in vendita senza aver pagato i diritti di usufrutto a Samsung e ai altri detentori dei brevetti LTE.
Sono d’accordissimo in generale sul fatto che l’innovazione e il successo di un prodotto dipendono da più variabili. Tuttavia la ricerca dei materiali, la solidità, l’affidabilità, il peso fanno parte del processo di design.
Il successo di Apple dipende soprattutto dal grande dialogo e scambio che esiste tra il team di designer e di ingegneri. Soltanto che, inversamente a quanto avviene altrove, è spesso il primo a dare vincoli, direttive al secondo. Anche se il processo è molto iterativo.
Poi ovviamente c’è un gran lavoro di marketing che fa il resto.
Ottimo articolo, che porta a discussioni molte sensate,e costruttive. Mi trovo d’accordo su quanto appena scritto da Areox.
Non leggevo un post così nella “melasfera” da tanto tempo…
Bravissimo kiro
Ottima osservazione, la penso esattamente come te. Qualunque cosa può essere definita un rettangolo con gli angoli arrotondati, o più semplicemente un uovo di colombo, però finché nessuno la costruisce non la si conosce. Dopo è facile copiare un rettangolo.