Zeusmos

Morto un Papa se ne fa un altro diceva il detto ed è il caso di sfoderare questa pillola di saggezza in riguardo al fenomeno della pirateria per iOS. Dopo la chiusura di Installous, il celebre portale che permetteva di installare applicazioni pirata all’interno degli iPhone jailbroken, ora la minaccia ha il sapore di cloud.

Il progetto Zeusmos, realizzato da un quindicenne, permetterà di installare applicazioni pirata senza dover effettuare il jailbreak di iOS. Tramite il cloud computing, infatti, gli utenti potranno accedere alle applicazioni piratate attraverso un’applicazione web.

Per accedere al catalogo di app, però, bisognerà pagare un abbonamento. Una scelta che rende il tutto estremamente illegale e perseguibile per legge. Al momento il servizio non è ancora disponibile, ma una volta che sarà attivo dovrà essere necessario installare dei certificati all’interno del telefono. Nessuno garantirà, ovviamente, lo scambio di informazioni presenti nel telefono verso i server del servizio.

[via uhelios]

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10 Comments

  1. Un quindicenne… e per soldi… roba da matti. Nemmeno più la sfida al sistema: qui, a 15 anni, si entra nel sistema-profitto direttamente, passando per la finestra. Questo diventerà un boss della finanza. La vera fine del mondo è questa, altro che i Maya. Rivoltante. E non venite a dire che è una rivolta contro Apple, per cortesia.

  2. Ma scusa ce pirateria su android tutti se ne sbattono altamente se ce pirateria su ios tutti all attaco scusa ognuno e libero

  3. La pirateria vera ha una sua “anima nobile” nel distribuire gratuitamente risorse altrimenti a pagamento, sottraendo profitti alle multinazionali. Questo, invece, si fa pagare un abbonamento: non è nemmeno pirateria, ma solo squallido lucro. Evidentemente questo quindicenne ha imparato bene la lezione degli adulti.

      1. Hai ragione, infatti non l’ho scritto. 🙂 La mia non è un’approvazione della pirateria, ma una censura per questo quindicenne dedito al profitto illegale, senza nemmeno in alibi da Robin Hood telematico. Così è più chiaro?

  4. viva la pirateria …altro che royalties del cazzo … tanto quelli che ci guadagnano non sono i veri creatori delle app … ma semmai chi le posta come apple appunto … e giustamente hai detto bene marco … finche si parla di pirateria per android nessuno storce il naso e invece apple rompe le palle tenendo in scacco tutto il sistema …. gia dall’inizio sono partiti male tenendo sotto controllo l’utilizzo dei melafonini come un big brother dello smartuniverse …. apple è destinata a ridimensionarsi , ora anche i mac book e gli i mac non sono più affidabili come una volta …. daltronde quando si decentralizza tutto verso i paesi morti di fame per pagare un cazzo di manodopera e guadagnarci il triplo questo è il risultato … io personalmente ho deciso di passare a galaxi s3 che è trecento volte meglio di un qualsiasi iphone …. mi spiace perchè ho creduto per anni alla apple ma ormai si stanno schiantando anche loro …. adios iphone !!!

      1. Io ho un “misero” Macbook Air da 11′ che ha sostituito un Pc con Windows e schermo da 19”,vorrei sapere anche io,se soffrono di affidabilità,perche fino ad ora,non mi è capitato nulla,e inizio a stancarmi di questa continua noiosità,non succede mai nulla,uno spegnimento,che ne so,un blocco,un riavvio…una schermata strana.. sempre la stessa cosa,io e lui,lui ed io.. mah.

  5. Questa non è pirateria, che per inciso, lo dico ancora una volta, non è un reato e non ha nulla di immorale. Questo è solo un ladro, che è ben diverso, perché si fa pagare per vendere cose non sue. Niente di scandaloso, comunque; non credo andrà lontano perché in pochi sono disposti a pagare per avere app illegali.

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