consiglio amministrazione Apple

Siamo in un mondo sempre più tollerante verso la varietà di tendenze, inflessioni e comunità. Secondo alcuni esperti, questa tendenza è possibile grazie alla rappresentanza delle varie etnie, religioni o preferenze sessuali, nei luoghi di maggiore attrattività mediatica.

Così, se fate caso, nei film di Hollywood c’è sempre qualcuno di colore, gay, caucasico, cinese e così via. Una coincidenza per nulla tale, visto che le varie organizzazioni richiedono espressamente una sorta di “rappresentanza” nelle pellicole.

Una rappresentanza che è stata chiesta anche nel consiglio di amministrazione di Apple. Come mai c’è solo una donna? Come mai non c’è nessuno di colore? Così gli azionisti dei gruppi Trillium Asset Management e Sustainability Group intendono chiedere di nominare consiglieri di “rappresentanze” di altre etnie e sessi.

Ma siamo sicuri che sia questa la strada giusta? Io credo che bisogna assumere chi è capace di svolgere il ruolo a cui è chiamato. Che sia esso gay, di colore, donna, caucasico, cinese o altro. Non ha importanza la rappresentanza, ma soddisfare le aspettative per portare il meglio in una società.

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