In Europa ci rigiriamo sulle sedie da anni e anni per la questione tasse. Apple, ma non solo lei, utilizza l'Irlanda per pagare meno tasse. E' un meccanismo lecito e legale, ma che fa rabbia. Il sistema prevede di portare i proventi in Irlanda, mediante un sistema comunitario europeo che lo consente, per essere assoggettati da un'aliquota bassa.
Molte multinazionali usano questo sistema, in vari settori, e quando si fa presente al Primo Ministro irlandese di questa anomalia, lui fa spallucce perché i posti di lavoro generati dalle aziende permettono di vincere le elezioni. La cosa interessante è che il problema si è allargato oltre confine dell'Europa, arrivano in Australia.
Anche il governo australiano comunica che Apple fa la furba portando i proventi in Irlanda, questa volta usando delle società a Singapore. Secondo le stime dei funzionari governativi la società ha fatturato, nel 2013, 2 miliardi di dollari australiani (1,3 miliardi di euro), ma ha pagato tasse solo per 88,5 milioni (58 milioni di euro), pari al 4,4%.
Secondo le analisi, negli anni Apple ha portato via 9 miliardi di dollari australiani (5,9 miliardi di €) con questo sistema, sfuggendo alla tassazione nazionale. L'Australia chiederà di risolvere la questione durante il prossimo G20 a settembre.
Beh, il problema delle tasse è comune a tutti gli imprenditori, non solo ad Apple. Se tu stesso pensi che degli introiti derivanti dal tuo blog (pubblicità e non so cos’altro) vengono prelevati per pagare i videogiochi del trota, o per sanare la Montepaschi… Credo che anche a te girerebbero le balle!
Infondo le tasse sono inefficienti perché il pubblico è inefficiente per definizione.
Se al posto di 100€ al mese (butto una cifra lì) ne potessi guadagnare 105 (introiti derivanti dal mancanto “versamento di tasse”) lo faresti?
Probabilmente no.
Ma se al posto di guadagnare 100 potessi guadagnare 160€, lo faresti?
Io dico che se rispondi “no” sei ipocrita.
Apple sta spostando utili dove costa meno ed io dico che fa bene!