Il primo maggio dello scorso anno Apple eliminò l'uso degli identificatori UDID. Questi codici, che individuavano i singoli utenti, erano utilizzati per scrutare il bacino di utenti delle applicazioni, in modo da studiare meglio il mercato e indirizzare meglio lo sviluppo delle applicazioni.
Ma fatta la legge, trovato l'inganno. Così gli sviluppatori hanno iniziato ad usare un altro strumento: il codice IDFA (Advertising Identifier), utilizzato per gli strumenti pubblicitari come iAD. In un recente aggiornamento delle regole per gli sviluppatori, presenti in iTunes Connect, Apple fa sapere che saranno rifiutate tutte le applicazioni che attiveranno questo strumento, ma non useranno pubblicità.
In pratica bisogna integrare le pubblicità se si vuole avere le statistiche di utilizzo. Alla luce di tutto questo bisogna aggiungere il fatto che gli utenti sono liberi di non essere tracciati. Basti andare in Impostazioni > Privacy > Pubblicità > Limita raccolta dati pubblicitari e disattivare l'opzione per non fornire informazioni.
Questo genere di approccio è molto positivo per la privacy degli utenti, a differenza di altri sistemi operativo dove le informazioni pubblicitarie sono un elemento fondamentale di sopravvivenza. In tutto questo, però, non sarebbe male avere delle informazioni aggregate sul bacino di utenti, magari con uno strumento non intrusivo fornito nativamente da Apple.
Conoscere meglio il mercato aiuterebbe gli sviluppatori a comprendere meglio le esigenze degli utenti. Purtroppo al momento la società non prevede strumenti a supporto di questo aspetto.