Da tempo le società chiedono una riforma del settore dei brevetti negli Stati Uniti. Il regime normativo, a volte poco chiaro, consente a chi ha avuto un’idea e l’ha fissata con dei documenti, di ricorrere in giudizio per vederla riconoscere retroattivamente in un brevetto. Tutto questo ovviamente genera un po’ di titubanza nelle aziende, che non sanno mai quando il loro brevetto sia valido oppure no.
Per esempio ricordo come Apple abbia approfittato di questo regime normativo nel 2008, per certificare di essere in possesso del brevetto dell’iPod, solo perché un signore, Kane Kramer, disegnò un player su un foglio di carta nel 1979.
A tal proposito la Corte Suprema degli Stati Uniti ha posto un freno con una recente sentenza, dove si dice che le idee astratte non sono brevettabili. CLS Bank, infatti, è stata chiamata in causa da Alice Corp in merito un sistema di contrattazioni virtuali effettuate on line, per coprire delle transazioni al buio.
Secondo Alice l’idea è di sua proprietà perché depositata in un brevetto, ma il giudice le ha dato torto, perché l’idea è troppo astratta e non fa riferimento al sistema specifico nell’utilizzo di due computer per questo tipo di operazioni.
In pratica l’idea di disegnare il teletrasporto e brevettarlo, nell’attesa che qualcuno lo realizzi veramente, è una mossa ormai poco praticabile.