In questi giorni di vacanze balneari, lontano dalle grandi città, mi rendo conto di quanto sia carente l’infrastruttura della connessione in Italia, dove basta spostarsi di pochi chilometri per cadere in buchi dove la connessione non esiste.
Allora guardo con invidia il progetto FASTER attivato da Google. Un cavo in fibra ottica composto da un fascio di elementi, tanto elaborato da far passare dei dati alla velocità di 60 Tbps. Una velocità inimmaginabile per il nostro Paese, dove se si raggiungono i 10 Mbps si grida al miracolo (media italiana 8,74 Mbps).
Un progetto che collegherà gli Stati Uniti con il Giappone, per condividere una struttura di collegamento alla rete che servirà a Google per fornire servizi cloud e navigazione agli utenti Android.
Il progetto costerà 300 milioni di dollari e sarà terminato nel 2016. Quando arriverà un piano di investimento nel nostro Paese di tale entità?
MAI…………
Siamo il paese della fuffa e della chiacchiera politica. Che schifo!
Esistono realtà di spicco (in Emilia Romagna è stato raggiunto un accordo tra Regione e una società privata per cablare tutte le scuole)… ma ancora non basta
Il cavo gli servirà solo a spiare meglio il paese che più di ogni altro li ha respinti e senza un indirizzo politico. I giapponesi usano Yahoo e detestano Android, senza contare che sono il mercato con la maggior penetrazione per Apple. Semplicemente hanno una loro cultura e il prezzo non è l’unico elemento che valutino, anzi sembra che per loro, Samsung esclusa, un oggetto che costa vuol dire che vale.
Sinceramente non riesco a capire perchè si paragona un cavo di dorsale oceanica con le connessioni casalinghe. Sono due cose molto diverse. Non è che questo cavo per magia porti connessioni da svariati Terabit a tutti gli abitanti del Giappone… semplicemente tra qualche anno, tra America e Giappone ci sarà un “tubo” da 60 Tbps. Che poi venga usato del tutto o meno dipende dalla somma del traffico nazionale tra i due stati. Anche in Italia abbiamo diverse dorsali da svariati Gigabit che ci collegano ad altri stati e che collegano diverse regioni italiane… ma sono appunto dorsali. Sono sovradimensionate apposta, in modo da supportare una espansione di traffico futura.
Le connessioni casalinghe funzionano su altri parametri e si gestiscono in modo diverso! 🙂
E le dorsali transoceaniche tra europa e USA sono fatte da un’azienda italiana! Invece di commentare una notizia ed elogiare google, perché si deve parlare male dell’Italia? Fatevi una camomilla…