Game of War: Fire Age

Conoscete tutti i problemi causati dai filtri poco efficaci con il sistema In App di Apple. La società fu costretta a risarcire gli acquisti effettuati da alcuni bambini, per un ammontare di 32,5 milioni di dollari.

Il rimborso era scattato perché, ovviamente, i bambini non sanno distinguere un acquisto In App da un semplice pulsante in un videogame, quindi i genitori erano poco tutelati. Ma cosa accade quando gli acquisti sono effettuati da un 15enne? Siamo ancora di fronte alla distrazione?

Un ragazzo ha notato, dopo aver usato la carta di credito della madre per comprare un eBook, che poteva premere tranquillamente sull’acquisto dei crediti per il gioco Game of War: Fire Age. Il problema è che si è lasciato prendere troppo la mano, arrivando ad addebitare 37.000 euro sulla carta di credito.

È chiaro che in questo caso non sono entrati in gioco dei limiti di spesa. Apple non ha un sistema di avvisi quando si raggiunge una certa soglia di acquisto, mentre l’esperienza mi dice che una carta di credito che lascia arrivare a 37.000 € è di sicuro di una persona facoltosa.

Il ragazzino, dal parte sua, ha dato la colpa ad Apple perché il sistema sarebbe troppo semplice da usare e acquistando non si riceve un feedback sul reale dispendio di denaro. Una giustificazione che vorrebbe collegarsi alla ludopatia. L’obiettivo è dimostrare di non essere cosciente durante gli acquisti.

Ora Apple che farà? Restituirà il denaro degli acquisti o semplicemente il 15enne la prossima volta starà più attento?

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1 Comment

  1. Mi sa di bufala perché interpellando anche colleghi che lavorano in circuiti bancari mi confermano che è impossibile che non sia scattato da parte della carta emittente un controllo sulla spesa. È una prassi. O è una bufala oppure comunque una grave falla prima di tutto nel software del circuito emittente della carta.

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