Proprio oggi mi sono fermato a pensare ai Google Glass. È un dispositivo molto bello, avveniristico, che però non ha mai preso piede. Credo che sia questa la differenza tra Google e Apple: la prima lavora a tanti progetti e poi ne mostra i risultati, mentre Apple si focalizza su prodotti ben specifici.
Un concetto che Jonathan Ive, vice presidente del design di Apple, ha ribadito al Design Museum di Londra. In un incontro pubblico, Ive ha dichiarato che l’80% di ciò che si produce in Apple non vedrà mai la strada del mercato. Se una cosa non funziona come dovrebbe semplicemente viene abbandonata. Magari riutilizzata in seguito.
Per ogni idea presa in considerazione, ha dichiarato Ive, ce ne sono almeno 9 presentate sul tavolo. Ricordo l’estrema cura dei dettagli voluta da Steve Jobs e in effetti i risultati si sono visti. Però devo essere sincero, vedendo l’Apple Watch non ho notato quello stile e quella cura dei particolari.
Non credo che Steve Jobs avrebbe mai permesso uno smartwatch la cui autonomia è di poco più un giorno.


È quello che pensano anche molti di noi.
Steve Jobs ha permesso in passato prodotti con pesanti compromessi, non vedo perché avrebbe dovuto “proibire” Apple Watch.
Chi vorrebbe un aggeggio così piccolo, con prestazioni da fantascienza, è perché probabilmente ha visto troppi film, ed ha aspettative che non sono compatibili con la realtà.
Una giornata di autonomia è un buon inizio, per un prodotto di questo tipo, perché a questo modo, tranne rare eccezioni, tutti hanno bisogno di dormire qualche ora e durante questo periodo l’Apple Watch ben può stare appoggiato a caricare, non mi pare una tragedia.
Infine, nessuno di noi, per il momento, ha visto e provato un Apple Watch dal vivo.
Infatti. Il primo iPhone era una novità assoluta ma non aveva neppure le app, era grosso e aveva una fotocamera pessima. Poi è migliorato molto, ma sicuramente non era nulla di totalmente spettacolare, interfaccia full touch a parte.
Non sottovalutare l’interfaccia touch, ha rappresentato una vera e propria rivoluzione. Non tanto per l’aspetto prettamente tecnico, quanto proprio per l’UI.
Ti ricordi i telefoni prima di iPhone? Ti ricordi i manuali? Ti ricordi quanto grossi erano? Ti ricordo che lo dovevi consultare anche solo per cambiare una suoneria?
Ecco, iPhone non ha mai avuto bisogno di un manuale. Questa è la vera rivoluzione. iPhone ha drammaticamente abbassato le competenze necessarie per usare un terminale avanzato.
Ci deve essere in giro l’intervista ad un (ex) capoccione della Nokia, che già stava male quando aveva visto la presentazione di iPhone, ma che ha capito che Nokia era completamente fottuta quando ha aperto la confezione e non ha trovato il manuale. Se trovo il link lo riposto qui, molto interessante la parte in cui la figlia di 8 anni dopo poco tempo sapeva già usare il nuovo smartphone di Apple…
Quoto Marco.. Qualcuno di noi l’ha provato? Aspettiamo almeno di averlo tra le mani per poter aprire le infernali porte delle critiche!