“Negozio di applicazioni”, se suonasse in questo modo come in italiano forse non colleghereste la cosa ad Apple. Invece dal 2008, quando nacque, l’App Store è sempre stato un brand conducibile alla società di Cupertino. Apple Store per i prodotti fisici e App Store per le applicazioni virtuali.
In Australia, invece, non sono d’accordo. L’ente Registrar of Trade Marks, in pratica l’ufficio brevetti australiano, si rifiutò di registrare il brand perché ritenuto troppo generico. Apple fece appello e chiese alla Corte Federale australiana di porre rimedio.
La corte, però, ha deciso che l’ufficio brevetti aveva ragione: è troppo generico. Apple, in pratica, non possiede i diritti per utilizzare in via esclusiva il brand App Store in Australia. Potrà continuare ad utilizzarlo come ha sempre fatto, ma da domani mattina Microsoft o Amazon potrebbero aprire il loro App Store.
In passato la società ha dovuto affrontare delle battaglie legali proprio per lo stesso motivo. Celebre fu quella contro Amazon.
“Apple, in pratica, non possiede i diritti per utilizzare in via esclusiva il brand Apple Store in Australia.”
no…. non possiede i diritti per utilizzare in via esclusiva il brand APP Store