Da qualche anno a questa parte Apple ha abbandonato una tradizione nella creazione dei marchi, vale a dire l’uso della “i” che sta, per chi non lo sapesse, per Internet. La potenza di Apple nel creare hype sui brand ha generato dei mostri. Negli ultimi anni tutti hanno messo una “i” prima del loro brand per cavalcare l’onda. Ho visto anche una iPiadina da qualche parte.
Per tale motivo la società ha cambiato strategia. Ora usa la parola Apple. Questa, essendo un marchio registrato, evita i guai giudiziari. Basti pensare che il nome iPhone è in realtà di Cisco, che riceve delle royalties ogni anno. Per non parlare di tutti gli iProdotti in giro per il mondo.
Lo smartwatch di chiama Apple Watch, e non iWatch come sospettato prima del suo lancio, proprio per evitare grane. Ma non basta. Una società irlandese, che pensava di aver fatto il colpaccio nel registrare iWatch, ha fatto causa alla società di Cupertino. Ma perché?
Il motivo è semplice: Apple compra pubblicità su Google Adwords anche con il nome iWatch. Se qualcuno cerca iWatch e non Apple Watch, visto che molte persone si ostinano a chiamarlo in quel modo, finiscono verso le pagine della società.
Probendi, la società irlandese, ha per questo motivo fatto causa ad Apple nel tribunale di Milano. Secondo lo studio Barzano & Zanardo, che difendono Probendi, il marchio iWatch vale almeno 87 milioni di euro ed è stato danneggiato. Per questo motivo Probendi, che a questo punto mi viene da pensare sia di origini italiane, chiede un risarcimento danni. La prima udienza è fissata per l’11 novembre.
società che peraltro aspettava da tempo che arrivasse questa occasione per spillare soldi ad Apple.
Questi si che hanno capito come fare i soldi…