
Se steve Jobs fosse nato a Napoli, si chiedeva Antonio Menna in un libro. Un volume dove si raccontano le mille difficoltà burocratiche che i fondatori di Apple avrebbero trovato in Italia. E in effetti la narrazione non si discosta dalla realtà.
Il catasto, infatti, ha stabilito che per far nascere una startup bisogna avere uno stabile grande almeno 500 metri quadrati. In pratica nessun garage, almeno che non sia grande quanto quello della protezione civile o della Reggia di Caserta, può far nascere una società innovativa.
Non siamo in California. Qui lo spazio è importante.
dice il ministero in una nota. Una decisione presa in vista degli incentivi statali. In pratica se si vuole usufruire della fiscalità agevolata e concorrere agli aiuti del ministero dello Sviluppo Economico bisogna rispettare dei parametri.
Regole dettate per evitare le truffe. Si vuole evitare, in pratica, che chiunque descriva uno sgabuzzino di casa come incubatore di startup solo per pagare meno tasse.
Con tanta pace per le grandi aziende che senza i garage non sarebbero mai nate, come Apple, Amazon, Disney, Google e HP.
500mq? Con quella dimensione hai già un’azienda bella pronta… non una che deve iniziare! Diciamo che per evitare la truffa… la truffa è stata legalizzata per veicolare gli incentivi nelle mani “giuste”!
Populismo spicciolo a parte, bisognerebbe forse evidenziare il fatto che, mentre negli USA i truffatori, quando vengono presi, finiscono in carcere, da noi invece le cose vanno diversamente, purtroppo.
Da qui, forse, la necessità di una legislazione più granulare.
😉