causa ad Apple

Esiste del razzismo velato in ogni persona. Un sospetto che non è fatto di volontà di prevaricare contro una razza, ma sostenuto da racconti ed episodi. Per esempio se un rom girà per un buon quarto d’ora attorno alla vostra auto, non vi allertate credendo che voglia rubarvela? Scommetto di sì.

Un comportamento del genere è stato attuato anche dai commessi dell’Apple Store di Bethesda, nel Maryland. Due persone di colore, Deandre Simmons e Darius Green, si aggiravano nel negozio guardando i prodotti esposti.

A quanto pare il loro comportamento titubante, dettato forse dall’indecisione sull’acquisto, aveva creato il sospetto tra i dipendenti, tanto da spingerli a chiamare la polizia per un controllo.

I due uomini, scortati fuori solo perché di colore, hanno sporto denuncia e chiedono 1 milione di dollari a testa per la vergogna subita oltre a 10 milioni di multa per Apple per il suo comportamento razzista.

I commessi si difendono dichiarando che il regolamento del negozio li punisce se accade un incidente per colpa della loro negligenza. In pratica se avviene un furto improvviso loro non sono responsabili, ma se un possibile ladro fa qualcosa di sospetto e loro non fanno nulla, allora sono co-responsabili.

Apple ora dovrà affrontare il processo. A favore dei due uomini c’è il fatto che, quel giorno, avevano comprato un nuovo iPhone a testa. Quindi non avevano intenzione di rubare nulla.

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2 Comments

  1. Beh, in effetti con quello che avranno speso per due iPhone, si potrebbe quasi affermare che ad essere derubati siano stati loro!
    😉

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