
Come saprete Apple tiene molto al livello di segretezza sui suoi prodotti e servizi. Lo fa per evitare di dare vantaggio ai concorrenti, ma anche per sorprendere meglio gli utenti. Un tempo, quando le connessioni internet erano lente e le fotocamere tascabili grossolane, il segreto sui prodotti Apple era meglio custodito. Oggi, invece, questo livello di segretezza ha parecchie falle.
Come ha spiegato TheOutliner, che ha ottenuto dei documenti a tal proposito (il che è una violazione della segretezza già di suo), Apple ha istituito la Global Security gestita da David Rice che ha lavorato, per quattro anni, come membro della Global Network Vulnerability Analyst della NSA, prima di passare allo Special Duty Cryptologist della Marina Militare degli Stati Uniti.
Alla Global Security troviamo altri personaggi di spicco come Lee Freedman e Jenny Hubbert, attualmente a capo rispettivamente delle investigazioni aziendali e della sicurezza nelle comunicazioni.
Il documento è intitolato “Stopping Leakers – Keeping Confidencial at Apple” e mira a sensibilizzare i dipendenti sull’importanza della sicurezza dei segreti in Apple. Cose del tipo “se tradisci la segretezza tradisci la tua azienda” e altre cose del genere.
I documenti spiegano come vivere serenamente senza dire nulla a nessuno, con esempi importanti in caso di tentazioni. In uno Rice spiega l’indagine durata 3 anni che ha portato alla scoperta di due talpe nel campus di Apple. Una offriva anticipazione dei prodotti via Twitter, l’altra aveva un amico reporter a cui passava le informazioni.
Il problema principale, si legge nelle interviste, sono i fornitori cinesi. In Cina i produttori di accessori offrono circa 1000 $ per ogni componente rubato di un prodotto Apple non ancora rilasciato. E 1000 $ sono circa 3 mesi di stipendio.
Apple cerca di difendere i segreti mediante delle perquisizioni e controlli. Considerando che esistono 40 fabbriche in Cina che lavorano per la società, per 2,7 milioni di dipendenti, il tutto si traduce con il controllo di un flusso di 221 milioni di dipendenti l’anno. Controllarli tutti è impossibile.
Molte donne, per esempio, vengono scoperte nel trasportare componenti nel reggiseno. Altri li fanno scendere nello sciacquone per poi andarli a recuperare nella fogna. Apple si adopera anche per riacquistare i componenti usciti dalle fabbriche, prima che vengano resi pubblici.
Nel 2013, per esempio, la società comprò una partita di 11.000 componenti realizzati da un produttore del mercato di Shenzhen e ne acquistò altri 11.000 prima della rivelazione dell’iPhone 5c. Dai numeri ufficiali si evince che nel 2014 sono stati persi 387 componenti, nel 2015 ce ne furono 57 e nel 2016 ce ne furono 4.
Considerando gli schemi apparsi in rete, probabilmente tutto questo livello di segretezza ha bisogno ancora di tanta manutenzione.