Killers of the Flower Moon
Killers of the Flower Moon

Nel panorama cinematografico del 2023 è emerso con prepotenza “Killers of the Flower Moon“, un film drammatico diretto dal maestro Martin Scorsese, che attinge direttamente alle pagine di un capitolo veridico e drammatico degli anni ’20 in Oklahoma (USA).

Prodotto da un consorzio che include Apple Studios e Imperative Entertainment, questa produzione sfoggia un cospicuo investimento di 200 milioni di dollari, posizionandosi come un lavoro figurativo di rilievo nella filmografia di Scorsese.

Il progetto partì nel lontano 2016 quando si acquistarono i diritti per portare al cinema il libro di David Grant dall’omonimo titolo. I diritti costarono 5 milioni.

Il film, radicato nelle vicissitudini del popolo Osage di Fairfax, Oklahoma, getta luce su un episodio oscuro nella storia americana, quando l’ingente ricchezza derivante dalla scoperta di petrolio nelle loro terre – che li ha resi la popolazione più ricca per PIL pro-capite al mondo – si trasforma in una maledizione quando vengono imposti loro dei tutori bianchi sotto il pretesto della loro “incompetenza” nel mondo finanziario.

La pellicola, girata nel cuore della contea degli Osage, esalta la storia e la cultura dei nativi americani, diventando un inno alla loro resilienza di fronte ai soprusi.

Il film ha già catalizzato l’attenzione della critica, riscuotendo applausi per la regia di Scorsese, la sceneggiatura, i valori di produzione, il montaggio, la fotografia, la colonna sonora e l’impeccabile performance del cast.

“Killers of the Flower Moon” ha ricevuto consensi durante la sua prima a Cannes, con ben nove minuti di ovazione, testimoniando le forti aspettative legate alle sue 10 nomination agli Oscar e 9 ai Golden Globe.

Con una distribuzione a cura di Paramount Pictures e Apple Original Films, “Killers of the Flower Moon” è disponibile su Apple TV+.

La trama del film Killers of Flower Moon

Nonostante le vaste ricchezze petrolifere scoperte nelle terre degli Osage, e la conseguente trasformazione dei membri della tribù in alcune delle persone più abbienti del globo, la trama del film “Killers of the Flower Moon” scopre l’amara verità che si cela dietro a queste facciate di prosperità.

In una tragica piega degli eventi, la tribù incomincia a subire una serie di misteriosi omicidi, una sequela di morti e sparizioni che si rivelano essere dei premeditati assassini pianificati con lo scopo di trarre vantaggio economico dalle loro ricchezze.

Il film mette in luce l’inizio di una delle più grandi cospirazioni riguardanti terre e petrolio nella storia americana, una caccia ai nativi americani condotta con metodi brutali e senza scrupoli.

Yancey Red Corn, Everett Waller
Yancey Red Corn, Everett Waller

Il film si concentra sulla figura di Ernest Burkhart, interpretato dall’acclamato Leonardo Di Caprio1 , la cui storia d’amore con Mollie Kyle (l’attrice Lily Gladstone 2), donna Osage con cospicui diritti petroliferi, si intreccia con i piani diabolici dello zio, William Hale, intento a decimare il popolo Osage per appropriarsi della loro ricchezza.

Con un cast di stelle che annovera Robert De Niro, Jesse Plemons, Tantoo Cardinal e Brendan Fraser, “Killers of the Flower Moon” promette recitazioni di livello molto alto.

Martin Scorsese avvicina lo spettatore alla figura di Tom White, impersonato dall’attore Jesse Plemons3, un ex Texas Ranger divenuto investigatore per le prime divisioni dell’FBI della storia americana.

White viene convocato per indagare sugli oscuri eventi, svelando infine una trama macchiata da avidità e discriminazione. Appoggiato da un contingente di agenti sotto copertura, White si addentra in una realtà di corruzione e violenza per ristabilire la giustizia.

Il percorso si intreccia con quello di altri personaggi chiave: da Ernest Burkhart, la cui vicenda personale è macchiata dalle macchinazioni dello zio William Hale, ritratto magistralmente da un Robert De Niro nei panni del villain, figura centrale nel disegno criminoso che colpisce la comunità Osage.

Il “killers of the flower moon” riesce a intrecciare dramma storico e thriller investigativo, trasportando lo spettatore in un intenso viaggio attraverso le complessità e le contraddizioni di un’era che ha segnato profondamente la storia dei “nativi americani” – una storia che, fino a ora, non aveva trovato posto nelle narrazioni mainstream di Hollywood.

Curiosità sul film

Dietro le quinte di questa produzione cinematografica, si celano aneddoti affascinanti, curiosità e sfide di produzione che hanno reso il film un’opera memorabile.

  • La Visione di Scorsese: Martin Scorsese, il regista del film, ha dedicato anni alla realizzazione di questo progetto, immergendosi profondamente nella storia degli Osage per ricreare l’atmosfera autentica degli anni ’20. Scorsese è noto per la sua attenzione ai dettagli storici, e “Killers of the Flower Moon” non fa eccezione.
  • La Collaborazione Di Caprio – Scorsese: Leonardo DiCaprio, che interpreta uno dei ruoli principali, ha lavorato a stretto contatto con Scorsese per sviluppare la sceneggiatura. La loro collaborazione ha contribuito a dare profondità ai personaggi e a esplorare temi complessi di ingiustizia e avidità.
  • Sfide di Produzione: La produzione del film ha affrontato numerose sfide, tra cui la riproduzione fedele della riserva degli Osage in Oklahoma. La troupe ha lavorato con storici e membri della comunità Osage per garantire una rappresentazione rispettosa e accurata.
Delani Chambers
Delani Chambers

Curiosità:

  • Budget Stellare: Con un budget che supera i 200 milioni di dollari, “Killers of the Flower Moon” è uno dei film più costosi mai realizzati da Scorsese. Questo riflette l’impegno del regista e della produzione nel creare un’opera di grande impatto visivo e narrativo.
  • Cast Multiculturale: Oltre alle star hollywoodiane come Leonardo Di Caprio e Robert De Niro, il film vanta un cast ricco di talenti nativi americani, molti dei quali fanno il loro debutto sul grande schermo. Questa scelta è stata fondamentale per garantire autenticità alla storia.
  • Tecnologia Avanzata: La produzione ha utilizzato le ultime tecnologie cinematografiche per ricreare gli ambienti storici e gli effetti speciali. Dal design dei costumi alla ricostruzione digitale di paesaggi dell’epoca, ogni dettaglio è stato curato per immergere lo spettatore nell’epoca degli anni ’20.

Aneddoti:

  • Ricerca Storica Approfondita: Prima delle riprese, il cast e la troupe hanno partecipato a seminari e workshop sulla storia degli Osage e sulla cultura degli anni ’20 per comprendere meglio il contesto del film.
  • Impatto sulla Comunità Osage: La produzione del film ha avuto un impatto significativo sulla comunità Osage, portando attenzione e risorse nella riserva. Molti membri della comunità sono stati coinvolti nel progetto, sia davanti che dietro la macchina da presa.
  • Momenti Emotivi sul Set: Durante le riprese, ci sono stati momenti di profonda emozione, specialmente durante la ricostruzione degli omicidi degli Osage. La gravità del soggetto trattato ha toccato tutti i presenti, rafforzando il senso di responsabilità nel raccontare questa storia con la massima integrità.

La vera storia degli Osage in Oklahoma

Originariamente stanziato nelle fertili vallate del fiume Ohio, il popolo Osage incontrò un destino cruento quando, in seguito all’Indian Removal Act, venne forzatamente trasferito in Oklahoma alla fine del 1800.

Le terre a loro assegnate si rivelarono ostili e poco invitanti, ma ben presto, all’alba del XX secolo, l’orizzonte degli Osage si trasformò radicalmente quando furono scoperti importanti giacimenti di petrolio sulle loro nuove terre. Non si potevano immaginare, tuttavia, le tragiche conseguenze che questa improvvisa ricchezza avrebbe portato, incidendo profondamente nella loro storia e cultura.

Jesse Plemons
Jesse Plemons

Con il sopravvenire della cosiddetta “corsa al petrolio”, gli Osage si ritrovarono rapidamente ad essere il popolo più ricco del mondo per PIL pro-capite. Questa inaspettata prosperità finanziaria li vide acquisire un tenore di vita precedentemente inimmaginabile, consentendo loro di avvalersi di lussi quali un’educazione prestigiosa per i loro figli e auto costose condotte da autisti bianchi.

Nel solo 1923, il reddito della tribù fu stimato attorno ai 400 milioni di dollari in termini di valore attuale, una somma che appena pochi decenni prima sarebbe stata inimmaginabile per queste comunità nativi americani. Tuttavia, con la ricchezza venne anche coloro che, mossi da avidità, cercarono di sfruttarla, spesso attraverso matrimoni con donne Osage per accaparrarsi i diritti sull’oro nero e l’incremento dei crimini violenti che ne seguì.

La narrazione del film “Killers of the Flower Moon” si concentra in modo particolare su questo frangente storico, descrivendo il periodo tra il 1921 e il 1925, noto come “Reign of Terror“, in cui numerosi membri della tribù Osage furono misteriosamente assassinati. Le morti di Anna Brown e della sua famiglia furono soltanto alcune delle vittime di una serie di omicidi che segnarono un’epoca di vero e proprio terrore.

Questi crimini spinsero il nascente FBI ad avviare indagini che portarono alla luce un complesso schema di appropriazione della ricchezza degli Osage, anche se molti casi rimasero insoluti o furono archiviati come morti naturali, nonostante l’evidenza del contrario. La vera storia di Killers of the Flower Moon svela così una facciata buia e velata di mistery della nazione americana.

Lily Gladstone, Robert De Niro and Leonardo Di Caprio
Lily Gladstone, Robert De Niro and Leonardo Di Caprio

Oggi, la Nazione Osage rimane profondamente legata al proprio retaggio culturale e si impegna attivamente in iniziative volte alla conservazione e promozione della propria eredità, tra cui la preservazione linguistica, l’educazione culturale e la protezione delle terre e risorse tradizionali.

Il governo Osage mostra una struttura unica, caratterizzata da una leadership costituita dal Principal Chief, dall’Assistant Principal Chief e dal Congresso, assieme a vari comitati e dipartimenti.

Questa organizzazione riflette il profondo impegno della tribù per l’autodeterminazione e l’autogoverno, preservando i valori di una storia di un popolo che ha dovuto affrontare anni di conflitti e sfide, ma che continua a lottare per il proprio posto nel mondo, con una resilienza palpabile che il film di Scorsese cerca di catturare e rispettare.

Le mie impressioni sul film

Dopo aver esplorato la trama, il cast eccezionale e il contesto storico che circonda “Killers of the Flower Moon”, mi trovo riflessivo riguardo alle impressioni personali che il film mi ha suscitato.

In termini di direzione, Martin Scorsese evidenzia il suo ingegno non solo adattando il racconto del libro di David Grann per lo schermo ma anche riuscendo a plasmare ogni dialogo e ogni scena in modo da scaturire le emozioni autentiche e complesse dei suoi personaggi.

La performance di Leonardo Di Caprio, che emerge nelle sfaccettature turbolente di Ernest Burkhart, e il magnetismo di Robert De Niro, fanno del film un’opera drammatica. E mentre Lily Gladstone offre un ritratto commovente di Mollie, il legame tra queste figure risulta un filo conduttore.

Lily Gladstone
Lily Gladstone

È evidente che Scorsese ha scelto di deviare dalla tradizione dei suoi precedenti lavori, abbracciando temi di amore, compassione e accettazione, che risuonano lungo tutta la ‘corsa al petrolio’, illustrando come complessità emotive e squilibri di potere abbiano contribuito a plasmare gli eventi storici.

Bisogna considerare che l’opera investiga su un pezzo di storia meno conosciuto. Scorsese traccia paralleli impliciti con questioni contemporanee di razzismo, avidità e corruzione, sfruttando la risonanza della storia per innescare riflessioni profonde nell’audience di oggi.

C’è da sottolineare anche che si tratta di una storia triste. Non vi svelerò il suo finale, anche se i fatti sono ormai alla cronaca, ma di certo non è un film da vedere quando si ha bisogno di un po’ di leggerezza.

È un film lento, impegnato, da guardare con il giusto stato d’animo, sorseggiando un calice di vino rosso e di certo privi della tipica stanchezza post-lavoro settimanale. Personalmente ho impiegato 3 giorni per vederlo tutto.

Critica e accoglienza

La critica e l’accoglienza di “Killers of the Flower Moon” hanno avuto toni largamente positivi, consolidando l’opera di Scorsese come una delle uscite più rilevanti su Apple TV+ nell’anno 2023.

Svariati recensori hanno notato come il film sia una rappresentazione accurata e coinvolgente di un oscuro capitolo della storia americana, mettendo in luce con grande efficacia la tragedia degli indigeni Osage e la famigerata “corsa al petrolio”.

  • Interesse di Pubblico e Critica: I discussioni sui forum di cinema e le recensioni dei critici professionali hanno rivelato un elevato interesse verso “Killers of the Flower Moon”, evidenziando la capacità di Scorsese di narrare una storia tanto avvincente quanto importante. La pellicola è stata apprezzata per la sua accuratezza storica, il ritratto crudo e senza filtri della lotta degli nativi americani e per le tematiche universali di giustizia e corruzione che sfiorano.
  • Valutazioni Stellari: Numerosi siti specializzati nella critica cinematografica, come Rotten Tomatoes, hanno riportato punteggi elevati per il film (93 punti), citando in particolare il lavoro magistrale di Scorsese nella direzione e la profondità emotiva trasmessa dal cast, composto da figure di calibro mondiale come Robert De Niro e Leonardo di Caprio.
  • Reazioni del Pubblico: I social media e le piattaforme di condivisione video come YouTube hanno amplificato le voci di un pubblico entusiasta, che si è riversato online per condividere le proprie impressioni.

In definitiva, “Killers of the Flower Moon” ha riscontrato ottimi feedback sia dalla critica sia dal pubblico, confermando la statura di Martin Scorsese come uno dei registi più influenti e rispettati del nostro tempo. Questa acclamazione ha irradiato il film di un’aura di successo, rendendolo un cardine fondamentale nella videoteca di Apple TV+ e una testimonianza potente del dolore e della resistenza degli Osage nel contesto più ampio della storia dei “nativi americani”.

Il significato oltre la storia

Il valore culturale e storico incapsulato in “Killers of the Flower Moon” non si esaurisce nella semplice narrazione degli eventi o nella resa scenica della corsa al petrolio. Il film va oltre, infondendo un significato più profondo che fa emergere riflessioni che vanno al cuore dell’esperienza americana e dell’identità dei nativi americani.

  • Metafora Visiva: Il titolo stesso, “Killers of the Flower Moon”, è una potente immagine che allude alla bellezza e alla fragilità della tribù Osage e rappresenta il periodo in cui questa tragedia si è svolta. È come se il film volesse ricordarci che il mese di maggio, il mese dei fiori, è stato anche il mese in cui molte vite sono state spente, proprio nel loro momento di massima fioritura.
  • Riflessione su Tematiche Attuali: Il valore aggiunto del film sta nella capacità di intersecare storie specifiche con temi di respiro più ampio come razzismo, colonialismo e capitalismo predatorio. Il film non soltanto documenta ma interpella, sfidando gli spettatori a riflettere sulla persistenza di queste realtà nel presente, illuminando i modi in cui passato e presente s’intrecciano.
  • Onore ai Sopravvissuti e ai Caduti: “Killers of the Flower Moon” si erge come tributo alla resistenza del popolo Osage, ai sopravvissuti e a quelli che sono caduti.

In conclusione

In conclusione, “Killers of the Flower Moon” di Martin Scorsese è un’opera cinematografica importante, che trascende i generi per offrire uno spaccato storico di enorme rilevanza culturale. La magistrale conduzione regia, le interpretazioni e l’autentica ricostruzione degli anni ’20 si combinano per affrescare non solo la tragedia del popolo Osage, ma anche l’indomita resilienza di fronte al flagello dell’avidità e dell’ingiustizia.

  1. Leonardo DiCaprio è un attore molto celebre, noto per i suoi ruoli in vari film di successo. Tra i suoi film più famosi, possiamo citare:
    • Titanic (1997)
    • The Wolf of Wall Street (2013)
    • Inception (2010) ↩
  2. Tra i suoi film First Cow e Walking Out. ↩
  3. Tra I suoi film Jungle Cruise, The Post, American Made, ma anche serie come Fargo. ↩
Killers of the Flower Moon: Recensione del potente film di Martin Scorsese

Regista: Martin Scorsese

Data di creazione: 2023-05-10 18:34

Valutazione dell'editor
4

Pro

  • Regia magistrale di Martin Scorsese
  • Interpretazioni eccellenti del cast
  • Accuratezza storica
  • Temi importanti come razzismo, avidità e corruzione
  • Un tributo alla resistenza del popolo Osage

Contro

  • Lunghezza impegnativa
  • Alcune scene crude
  • Può essere un film pesante da guardare

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