Acapulco su Apple TV+ offre un viaggio nostalgico negli anni '80 mescolando commedia e cuore. La serie segue Máximo Gallardo nel suo percorso da giovane sognatore a uomo di successo, esplorando temi universali con un tocco di stile visivo unico e personaggi ben sviluppati.

Il sole splende alto nel cielo azzurro di Acapulco, mentre le onde del Pacifico si infrangono dolcemente sulla spiaggia dorata. In lontananza, si erge maestoso il resort Las Colinas, un’oasi di lusso e promesse per chi sogna una vita migliore. È qui che ha inizio il viaggio di Máximo Gallardo, protagonista della deliziosa serie comica Acapulco, disponibile su Apple TV+.
Creata da Austin Winsberg, Eduardo Cisneros e Jason Shuman, Acapulco è una boccata d’aria fresca nel panorama delle comedy contemporanee. La serie si distingue per la sua capacità di intrecciare abilmente humor, nostalgia e calore umano, il tutto avvolto in un’estetica visiva che cattura immediatamente l’occhio dello spettatore.
Ambientata tra il presente e gli anni ’80, Acapulco racconta la storia di Máximo, un giovane messicano che ottiene il lavoro dei suoi sogni presso il rinomato resort Las Colinas. Attraverso i suoi occhi, lo spettatore viene trasportato in un mondo fatto di ambizioni, prime esperienze lavorative e sogni di successo, il tutto condito da un umorismo genuino e situazioni esilaranti che riportano alla mente le migliori sitcom dell’epoca.
Ma Acapulco non è solo una commedia leggera. La serie affronta temi profondi come l’identità culturale, il divario generazionale e il prezzo del successo, il tutto mantenendo un tono ottimista e coinvolgente. È un viaggio nel tempo che fa sorridere e riflettere, permettendo allo spettatore di immergersi in un’epoca tanto lontana quanto affascinante.
L’ispirazione nasce da How to Be a Latin Lover, un film del 2017 con Eugenio Derbez nei panni di un ex gigolò di Acapulco.
Derbez, figura di spicco del cinema e della televisione messicana, ha visto in quella storia il potenziale per una serie TV che potesse andare oltre la semplice commedia. Insieme a Austin Winsberg, Eduardo Cisneros e Jason Shuman, ha iniziato a sviluppare un concept che mescolasse elementi autobiografici con una narrazione fresca e coinvolgente.
La scelta di ambientare la serie negli anni ’80 non è casuale. Questo periodo rappresenta un momento di grande cambiamento e apertura per il Messico, con l’industria del turismo in piena espansione e il sogno americano più vivo che mai. Allo stesso tempo, gli anni ’80 offrono un terreno fertile per la nostalgia, elemento chiave per catturare l’attenzione di un pubblico variegato.
Dopo mesi di trattative e perfezionamenti, Acapulco ha finalmente trovato la sua casa su Apple TV+. La piattaforma ha dato al team creativo la libertà di realizzare la propria visione, fornendo le risorse necessarie per creare un prodotto visivamente sbalorditivo e ricco di dettagli.
Indice dei contenuti
La trama di Acapulco
La trama di Acapulco si sviluppa su due linee temporali parallele, creando un intreccio narrativo che arricchisce la storia.
Nel presente, incontriamo Máximo Gallardo (interpretato da Eugenio Derbez1), un uomo di successo che vive a Malibu. Durante una visita del nipote Hugo, Máximo decide di raccontargli la storia di come è arrivato dov’è oggi, trasportando lo spettatore negli anni ’80, nell’assolata Acapulco.
È qui che inizia il vero cuore della narrazione. Il giovane Máximo (interpretato dal talentuoso Enrique Arrizon2) è un ragazzo di 23 anni pieno di sogni e ambizioni. La sua vita cambia radicalmente quando ottiene un lavoro presso Las Colinas, il resort più esclusivo di Acapulco.

Per Máximo, questo lavoro rappresenta l’opportunità di una vita. Non solo gli permette di aiutare economicamente la sua famiglia, ma gli apre le porte di un mondo nuovo, pieno di possibilità e promesse. Tuttavia, ben presto si rende conto che lavorare a Las Colinas è molto più complicato di quanto avesse immaginato.
Il resort è un microcosmo di contrasti e conflitti. Da un lato ci sono i ricchi ospiti americani, con le loro richieste eccentriche e i loro comportamenti a volte discutibili. Dall’altro, c’è lo staff del resort, un gruppo variegato di personaggi che diventano per Máximo una seconda famiglia.
Tra questi spicca Julia (interpretata da Camila Perez3), la ragazza dei sogni di Máximo. Il loro rapporto, fatto di alti e bassi, costituisce uno dei fili conduttori della serie, mescolando momenti di dolcezza a situazioni comiche e malintesi.
Non meno importante è il rapporto di Máximo con Don Pablo (interpretato dal veterano Damián Alcázar4), il capo del reparto manutenzione di Las Colinas. Don Pablo diventa per Máximo un mentore, guidandolo attraverso le insidie del lavoro e della vita con saggezza e umorismo.
Man mano che la storia si sviluppa, Máximo si trova a dover navigare situazioni sempre più complesse. Deve bilanciare le esigenze del lavoro con quelle della famiglia, in particolare della madre Nora (interpretata da Vanessa Bauche5) e della sorella Sara (interpretata da Regina Reynoso6). Allo stesso tempo, deve fare i conti con le proprie ambizioni e il desiderio di realizzare il sogno americano.
La narrazione alterna abilmente momenti di pura commedia a scene più riflessive, esplorando temi come l’identità culturale, il divario generazionale e il prezzo del successo. Il confronto costante tra il passato e il presente permette di vedere come le scelte di Máximo abbiano plasmato il suo futuro, offrendo spunti di riflessione sul significato del successo e della felicità .
Le mie impressioni su Acapulco
Dopo aver visto Acapulco, è difficile non rimanere affascinati dal suo mix di umorismo, cuore e nostalgia. La serie riesce nell’impresa non facile di essere allo stesso tempo leggera e profonda, divertente e toccante.
Uno degli aspetti più riusciti è sicuramente la caratterizzazione dei personaggi. Máximo, in particolare, è un protagonista con cui è facile empatizzare. La sua evoluzione da ragazzo ingenuo a uomo di successo è narrata con sensibilità e realismo, senza cadere in facili stereotipi. Il contrasto tra il Máximo giovane e quello adulto offre interessanti spunti di riflessione sul passaggio del tempo e sulle scelte di vita.
La trama, pur non essendo particolarmente originale nella sua premessa, riesce a mantenersi fresca grazie a una scrittura intelligente e a situazioni ben congegnate. L’alternanza tra passato e presente crea un ritmo piacevole e permette di esplorare i personaggi da diverse angolazioni.
L’ambientazione è un altro punto di forza della serie. Il resort Las Colinas è un microcosmo affascinante, popolato da personaggi colorati e situazioni surreali. L’attenzione ai dettagli nella ricostruzione degli anni ’80 è impressionante e contribuisce a creare un’atmosfera immersiva e nostalgica.

Dal punto di vista tecnico, Acapulco brilla per la sua fotografia vivace e la sua regia dinamica. Le inquadrature sfruttano al massimo le location mozzafiato di Acapulco, mentre il montaggio mantiene un ritmo vivace che ben si adatta al tono della serie.
Se proprio si deve trovare un difetto, si potrebbe dire che a volte la serie tende a cadere in qualche cliché della commedia romantica. Una sorta di telenovelas in chiave moderna.
Nel complesso, Acapulco si rivela una piacevole sorpresa nel panorama delle comedy contemporanee. È una serie che sa far ridere, emozionare e riflettere, il tutto avvolto in un’estetica colorata e nostalgica che è un vero piacere per gli occhi.
Ideale per chi vuole vedere una commedia divertente, quasi estiva, senza combattimenti e violenza. Ideale, quindi, per tutta la famiglia.
L’accoglienza di Acapulco e le recensioni
Acapulco ha ricevuto un’accoglienza generalmente positiva da parte della critica e del pubblico. La serie è stata lodata per il suo tono leggero ma non superficiale, per la sua estetica vivace e per le performance del cast.
Molti critici hanno apprezzato il modo in cui la serie affronta temi come l’identità culturale e il divario generazionale. La rappresentazione della cultura messicana è stata particolarmente elogiata, con molti che hanno sottolineato come Acapulco offra una visione positiva e sfaccettata del Messico, lontana dai soliti stereotipi.

Su RottenTomatoes ha ricevuto un punteggio di 92, quindi uno dei più elevati tra le serie di Apple.
In termini di audience, Acapulco ha dimostrato di avere un appeal trasversale, attirando sia un pubblico giovane che spettatori più maturi. La capacità della serie di mescolare umorismo, nostalgia e temi universali sembra aver colpito nel segno, creando una base di fan affezionati.
Come vedere Acapulco
Per gli spettatori interessati a immergersi nel colorato mondo di Acapulco, la serie è disponibile esclusivamente su Apple TV+.
La serie è disponibile in tre stagioni in streaming on-demand, il che significa che gli spettatori possono guardarla al proprio ritmo, senza dover aspettare la programmazione settimanale. Tutti gli episodi delle stagioni disponibili sono accessibili immediatamente, permettendo agli spettatori di fare binge-watching se lo desiderano.
Acapulco è disponibile in diverse lingue. Dato che la serie è ambientata in Messico e include dialoghi sia in italiano che in spagnolo.
- ValentÃn in “No se aceptan devoluciones” (Instructions Not Included)
Maximo in “How to Be a Latin Lover”
Bernardo Villalobos in “CODA” ↩ - Josué in “April’s Daughter”
Javier Noble in “The Noble Family”
Memo in “An Unknown Enemy” ↩ - Natalia in “The Long Road Home”
Cristina in “Gotham”
Milagros Reyes in “Hightown” ↩ - Padre Amaro in “El crimen del Padre Amaro” (The Crime of Father Amaro)
Benny in “El Infierno” (Hell)
Mayor Vargas in “La ley de Herodes” (Herod’s Law) ↩ - Susana in “Amores Perros”
Lupe in “Tortilla Soup”
Paulina in “Get the Gringo” ↩ - Gina in “Club de Cuervos”
LucÃa in “La Casa de las Flores” (The House of Flowers)
Violeta in “Como sobrevivir soltero” (How to Survive Being Single) ↩
Recensione Acapulco su Apple TV+: Sole, mare e risate con Eugenio Derbez

Regista: Austin Winsberg
Data di creazione: 2021-10-08 16:48
4.2
Pro
- Ideale per tutta la famiglia
- Ritmo ben distribuito
- Dialoghi mai banali
Contro
- Alcuni dialoghi sono in spagnolo