Dope Thief

Mettiamo subito le cose in chiaro: Dope Thief, la nuova serie crime di Apple TV+, non è il capolavoro che alcuni vorrebbero far credere. È un prodotto solido, a tratti avvincente, ma anche un’occasione in parte mancata.

Il percorso di Dope Thief verso lo schermo è stato complesso quanto la trama che racconta. Annunciato inizialmente nell’agosto 2022 con il titolo di lavorazione Sinking Spring, il progetto nasce dall’adattamento del romanzo Dope Thief di Dennis Tafoya, scritto da Peter Craig.

Alla regia del pilot è stato chiamato un nome di peso come Ridley Scott, garanzia di un’impronta cinematografica di alto livello.

Il casting ha visto da subito Brian Tyree Henry1 come protagonista. A lui si sono uniti nomi come Marin Ireland2 e Kate Mulgrew3. Il ruolo del co-protagonista, Manny, era stato inizialmente affidato a Michael Mando.

  • Brian Tyree Henry
  • Ridley Scott
  • David W. Zucker

A febbraio 2023, dopo un alterco sul set, Mando è stato allontanato e sostituito da Wagner Moura4, un cambiamento che ha ridefinito la dinamica centrale della serie.

Le riprese, iniziate a Philadelphia, hanno subito un’ulteriore interruzione a maggio 2023 a causa dello sciopero della Writers Guild of America. Solo a novembre 2024 il progetto è riemerso con il suo titolo definitivo, Dope Thief, e una data di uscita fissata per marzo 2025.

Trama: Un Piano Sbagliato che Esplode

La storia di Dope Thief si radica nella disperazione di Ray Driscoll (Brian Tyree Henry), un uomo con un passato di dipendenza che cerca di rimettersi in sesto, e del suo amico d’infanzia, Manny Carvalho (Wagner Moura), che sogna una vita normale con la sua fidanzata Sherry.

La loro soluzione ai problemi economici è tanto ingegnosa quanto rischiosa: impersonare agenti della DEA per rapinare spacciatori. Questo sistema, che si basa sulla conoscenza del “gioco” da parte di Ray, gli permette di colpire senza troppe conseguenze, prendendo di mira piccoli criminali che non possono denunciare i furti.

La routine criminale subisce una svolta fatale quando i due decidono di alzare la posta. Spinti dalla necessità di racimolare diecimila dollari per la madre adottiva di Ray, Theresa, e dal desiderio di Manny di chiudere con quella vita, reclutano un ex detenuto appena uscito di prigione.

Wagner Moura

Quest’ultimo li convince a colpire un laboratorio di metanfetamina in una zona rurale, un obiettivo molto più grande e pericoloso dei loro soliti. Ray, pur con un pessimo presentimento, accetta. Il colpo, prevedibilmente, si trasforma in una carneficina.

Il nuovo complice, nervoso e inesperto, apre il fuoco, uccidendo due uomini e rimanendo a sua volta ucciso. Il laboratorio esplode, e i due amici riescono a fuggire con una borsa piena di soldi e droga, ma lasciandosi alle spalle una scena del crimine che attira l’attenzione sia della vera DEA che di forze criminali ben più potenti. Scopriranno presto di aver rapinato un’operazione sotto copertura della DEA, e che una degli agenti presenti, Mina, è sopravvissuta.

Da quel momento, per Ray e Manny inizia una caccia all’uomo su due fronti: da un lato la legge, dall’altro un’organizzazione criminale che non si fermerà davanti a nulla per recuperare ciò che le è stato tolto.

Impressioni: Bravissimi Attori, Poca Originalità

Il più grande pregio di Dope Thief ha due nomi e cognomi: Brian Tyree Henry e Wagner Moura. La serie si regge interamente sulle loro spalle. Henry è straordinario nel dare vita a Ray, un personaggio complesso e tormentato, un antieroe credibile a cui è impossibile non affezionarsi, nonostante le sue discutibili scelte.

Moura, dal canto suo, riesce a non sfigurare, interpretando un Manny più fragile e impulsivo. La loro alchimia è palpabile e regala i momenti migliori della serie, quelli in cui il crime lascia spazio al dramma umano di un’amicizia messa a dura prova.

Anche la regia di Ridley Scott nell’episodio pilota è un punto a favore, con la sua capacità di creare un’atmosfera cupa e realistica che purtroppo non sempre viene mantenuta nel resto della stagione.

Brian Tyree Henry e Kate Mulgrew

I problemi, però, iniziano a emergere quando si analizza la scrittura. La trama, pur essendo avvincente, sa di già visto. Sembra un collage di cliché del genere crime: il colpo andato male, i protagonisti in fuga, la caccia all’uomo. Manca un guizzo di originalità, un elemento che la distingua davvero da altre produzioni simili.

I personaggi secondari sono poco più che macchiette, funzionali alla trama ma privi di un vero spessore psicologico. Persino l’agente della DEA, Mina, che dovrebbe essere l’antagonista principale, risulta poco sviluppata. La narrazione procede a strappi, con alcune svolte narrative poco credibili e un finale che cerca di chiudere frettolosamente tutte le sottotrame, lasciando un senso di insoddisfazione.

Gli sceneggiatori hanno ricorso per troppe volte al meccanismo del “deus ex machina”, dove i protagonisti vengono salvati all’ultimo secondo con un sotterfugio. Così tanto da far apparire la serie poco credibile.

In sintesi, Dope Thief è una serie che si lascia guardare, ma che non riesce a mantenere le promesse iniziali, rimanendo un prodotto di medio livello che si salva principalmente per la bravura dei suoi interpreti.

Curiosità sulla Serie

  • Dal romanzo allo schermo: La serie è basata sul romanzo omonimo del 2009 di Dennis Tafoya, uno scrittore noto per le sue storie crime ambientate a Philadelphia.
  • Cambio di titolo: Il titolo originale della serie, Sinking Spring, è un riferimento a un’area della Pennsylvania, ma è stato cambiato in Dope Thief per essere più diretto e fedele al libro.
  • Regia d’autore: Oltre a Ridley Scott, la serie vede alla regia anche Peter Craig, lo showrunner, e altri registi come Tanya Hamilton e Jonathan van Tulleken, che contribuiscono a creare un’atmosfera visiva coesa.
Marin Ireland

L’Accoglienza della Critica

L’accoglienza critica per Dope Thief, secondo l’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, è stata ampiamente positiva, con un punteggio dell’87%. Il consenso generale loda le interpretazioni dei protagonisti, pur notando una certa familiarità nella trama.

Voci Positive:

Keith Phipps, TV Guide: “Brian Tyree Henry è avvincente in un crime drama teso e riflessivo di Apple TV+.

Olga Anto, utente IMDb: “Decisioni sbagliate, grande TV. La chimica tra i due protagonisti è innegabile, rendendo il nucleo emotivo della storia tanto avvincente quanto il crimine stesso.

Consenso di Rotten Tomatoes: “Brian Tyree Henry e Wagner Moura potrebbero spingersi al di sotto delle loro capacità con la storia derivativa di Dope Thief, ma questo non impedisce loro di rendere questo thriller una corsa avvincente.

Voci Negative:

Tim Lowery, The A.V. Club: “Brian Tyree Henry e Wagner Moura sono bravissimi nella miniserie Dope Thief, che però risulta tirata per le lunghe.

Rabbitmoon, utente IMDb: “Uno show ben prodotto, ma che mette a dura prova la tua capacità di immergerti completamente. La scrittura a volte è troppo artificiosa nel tentativo di farti tifare per gli antieroi.

Nerrdrage, utente IMDb: “Buona premessa, buoni attori, esecuzione incerta. Il finale è un pasticcio contorto mentre gli sceneggiatori tentano di chiudere le trame in modo affrettato.

Conclusioni

Dope Thief è un’occasione sprecata a metà. È una serie che parte con ottime premesse e due attori eccezionali, ma che si perde in una trama derivativa e in una scrittura non sempre all’altezza.

È un prodotto che si lascia guardare, che regala qualche momento di grande televisione, ma che alla fine lascia l’amaro in bocca per quello che avrebbe potuto essere e non è stato.

Un crime drama che si aggiunge al già affollato catalogo di Apple TV+, ma che difficilmente ne diventerà un fiore all’occhiello.

La serie è auto conclusiva e si trova con le sue 8 puntate su Apple TV+.

FAQ

  • Dope Thief è basata su una storia vera?
    No, la serie è l’adattamento del romanzo di finzione Dope Thief di Dennis Tafoya.
  • Dove è stata girata la serie?
    La serie è stata girata principalmente a Philadelphia e nelle aree circostanti, per restituire l’autenticità delle ambientazioni del romanzo.
  • Quanti episodi ha la prima stagione?
    La prima stagione di Dope Thief è composta da 8 episodi.
  • La serie è adatta a tutti?
    No, la serie contiene scene di violenza, linguaggio esplicito e temi maturi. È consigliata a un pubblico adulto.
  1. Brian Tyree Henry: Eternals (Phastos), Godzilla vs. Kong (Bernie Hayes), Joker (Carl).
  2. Marin Ireland: The Irishman (Dolores Sheeran), Hell or High Water (Debbie Howard), Homeland – Caccia alla spia (Aileen Morgan).
  3. Kate Mulgrew: Star Trek: Voyager (Capitano Kathryn Janeway), Orange Is the New Black (Galina “Red” Reznikov), Mr. Mercedes (Alma Lane).
  4. Wagner Moura: Narcos (Pablo Escobar), Tropa de Elite – Gli squadroni della morte (Capitano Roberto Nascimento), Civil War (Joel).
Dope Thief
Apple TV Dope Thief key art 16x9

Regista: Ridley Scot

Data di creazione: 2025-03-14 16:44

Valutazione dell'editor
3.9

Pro

  • Interpretazioni Magistrali: Brian Tyree Henry e Wagner Moura sono eccezionali e la loro chimica è il vero motore della serie.
  • Regia del Pilot: L'impronta di Ridley Scott nel primo episodio è potente e imposta un'atmosfera cupa e realistica.
  • Premessa Coinvolgente: L'idea di base dei finti agenti DEA è intrigante e cattura subito l'attenzione.

Contro

  • Trama Derivativa: La storia sa di già visto e si appoggia troppo a cliché del genere crime.
  • Personaggi Secondari Deboli: I personaggi di contorno sono poco sviluppati e a volte semplici macchiette.
  • Mancanza di Originalità: Nonostante i pregi, la serie fatica a trovare una voce propria e a distinguersi.

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