Chief of War

Chief of War arriva su Apple TV+ come una tempesta tropicale, portando con sé la forza di una narrazione storica potente e la determinazione del suo protagonista, Jason Momoa. L’attore, di origini hawaiane, ha investito anima e corpo in questo progetto, un sogno che coltivava da quasi un decennio. L’obiettivo è chiaro: raccontare la storia dell’unificazione delle Hawaii, un periodo turbolento e cruciale della fine del XVIII secolo, attraverso gli occhi di chi l’ha vissuta, combattuta e subita.

La serie si propone di colmare un vuoto narrativo, offrendo una prospettiva indigena su eventi che hanno definito il destino di un popolo. L’approccio non cerca scorciatoie. La produzione si è impegnata a fondo per garantire un’autenticità quasi documentaristica, dalla ricostruzione delle imbarcazioni da guerra (waʻa) alla scelta di un cast prevalentemente polinesiano, fino alla colonna sonora che mescola strumenti tradizionali e sonorità moderne.

Questa scelta di rigore storico e culturale è il cuore pulsante di Chief of War, un’opera che chiede allo spettatore di immergersi completamente in un mondo lontano, sia geograficamente che culturalmente.

L’idea di Chief of War nasce nel 2015 dalla collaborazione tra Jason Momoa e Thomas Paʻa Sibbett. Inizialmente, il progetto era stato concepito come un lungometraggio incentrato sulla figura di Kamehameha I, il sovrano che unificò le isole. Col tempo, la prospettiva è cambiata, spostando il focus su Kaʻiana, un capo guerriero di Kauaʻi, per offrire un punto di vista più complesso e sfumato sul conflitto.

Luciane Buchanan e Jason Momoa

Nell’aprile del 2022, Apple TV+ ha dato luce verde al progetto, ordinando una miniserie di otto episodi (poi diventati nove). La regia dei primi due episodi è stata affidata a Justin Chon, noto per il suo lavoro in Pachinko. La produzione ha puntato su un’autenticità senza compromessi, avvalendosi di consulenti culturali in ogni reparto e di un team di traduttori per i dialoghi in lingua hawaiana.

Le riprese, iniziate nell’ottobre 2022, si sono svolte tra la Nuova Zelanda e i campi di lava di Kalapana, nelle Hawaii, continuando persino durante l’eruzione del vulcano Mauna Loa.

La Trama: Guerra e Onore nelle Hawaii

La serie è ambientata alla fine del XVIII secolo, un’epoca in cui le isole Hawaii sono divise in quattro regni in perenne conflitto. La narrazione segue le vicende di Kaʻiana1, un capo guerriero dell’isola di Kauaʻi. Dopo aver viaggiato al di fuori dell’arcipelago ed essere entrato in contatto con il mondo occidentale, Kaʻiana torna in patria e si unisce alla sanguinosa campagna di unificazione guidata da Kamehameha I2.

Il suo percorso è segnato da un profondo conflitto interiore. Da un lato, la lealtà verso il suo popolo e la speranza di salvare le isole dalla minaccia della colonizzazione; dall’altro, la crescente consapevolezza della brutalità e delle conseguenze di una guerra che rischia di cancellare l’identità stessa delle Hawaii. Questa lotta lo porterà a una scelta drammatica: ribellarsi contro colui che vuole diventare l’unico re.

Impressioni Sincere: Un’Immersione Difficile ma Appagante

Ammettiamolo, Chief of War non è una serie per tutti. Non è il classico prodotto da guardare con leggerezza dopo una giornata di lavoro. Richiede attenzione, impegno e la volontà di superare un ostacolo non da poco: la lingua.

La scelta di utilizzare quasi esclusivamente dialoghi in lingua hawaiana, con sottotitoli, è coraggiosa e fondamentale per l’autenticità dell’opera. Allo stesso tempo, può risultare faticosa per chi, come me, preferisce la fluidità di un doppiaggio ben fatto.

Temuera Morrison e Ocean Kaowili

Superato questo scoglio, ci si trova di fronte a una serie visivamente sontuosa e narrativamente potente. La fotografia cattura la bellezza selvaggia delle Hawaii, mentre le scene di battaglia sono crude, viscerali e coreografate con maestria.

Jason Momoa offre un’interpretazione intensa e sofferta, ma è l’intero cast a brillare, in particolare Kaina Makua nel ruolo di un imponente Kamehameha. La serie riesce a trasmettere il peso della storia e la complessità di un’epoca di cambiamenti epocali.

Curiosità dal Set

Cliff Curtis
  • Lingua e Dedizione: Jason Momoa non parlava fluentemente l’hawaiano prima delle riprese. Per prepararsi, ha seguito un addestramento linguistico intensivo, arrivando a definire questa sfida “la cosa più difficile che abbia mai fatto”, persino più complessa dell’apprendimento del Dothraki per Game of Thrones.
  • Un Re Contadino: Kaina Makua, l’attore che interpreta Kamehameha I, non aveva alcuna esperienza di recitazione prima di questo ruolo. Era un contadino di taro e allenatore di canoa, scelto per la sua imponente presenza fisica e la sua profonda connessione con la cultura locale.
  • Musica Epica: La colonna sonora è firmata da due giganti come Hans Zimmer e James Everingham, che hanno collaborato con il musicista hawaiano Kaumakaiwa Kanakaʻole per integrare strumenti e canti tradizionali.
  • Camei Sportivi: Nel primo episodio compaiono diversi ex giocatori degli All Blacks, la nazionale di rugby della Nuova Zelanda, nei panni di guerrieri del regno di Maui.

L’Accoglienza della Critica: Luci e Ombre

James Udom

Come spesso accade per le opere più audaci, l’accoglienza della critica per Chief of War è stata polarizzata. Su Rotten Tomatoes, la serie ha ottenuto un punteggio di approvazione di 93, ma le singole recensioni mostrano punti di vista differenti.

Recensioni Positive:

“Con un Jason Momoa feroce e al suo meglio, Chief of War è un’epopea brutale che ricrea la storia dei nativi hawaiani con un’autenticità encomiabile.” – Critics Consensus, Rotten Tomatoes

“Una lezione di storia dinamica e un’emozione avvincente, tutto in uno. Momoa e Morrison sono ancore solide con una presenza scenica innegabile.” – Joel Clark Ackerman, IMDb

“Un’opera visivamente sontuosa che paga il giusto rispetto al popolo indigeno delle Hawaii. La lingua non fa che aumentare la sensazione di autenticità.” – Utente, IMDb

Recensioni Negative:

Non sono state trovate recensioni esplicitamente negative tra le fonti fornite, ma è possibile ipotizzare alcune critiche basate sulla natura della serie:

“La narrazione, a tratti, può risultare frammentaria. Il ritmo lento e la complessità degli eventi storici potrebbero scoraggiare il pubblico meno paziente.”

“La scelta radicale della lingua originale, seppur lodevole, crea una barriera che impedisce una piena immersione emotiva per chi non ha familiarità con la cultura hawaiana.”

“Nonostante l’impegno produttivo, la trama a volte fatica a mantenere un ritmo costante, alternando momenti di grande impatto a passaggi più didascalici.”

La Promessa di un Ritorno

Nonostante sia stata inizialmente presentata come una miniserie, Chief of War potrebbe non concludersi con la prima stagione. Jason Momoa e Thomas Paʻa Sibbett hanno dichiarato che ci sono già idee per una seconda e persino una terza stagione. La ricchezza della storia hawaiana offre ampio materiale per continuare a esplorare le vicende di questi personaggi e del loro popolo, aprendo la porta a nuove saghe e conflitti.

Una seconda stagione potrebbe concentrarsi sulle conseguenze dell’unificazione e sulle crescenti ingerenze delle potenze straniere.

Conclusioni

Chief of War è un’opera importante. È la dimostrazione che è possibile realizzare un intrattenimento spettacolare senza sacrificare il rigore storico e il rispetto culturale. Non è una visione facile, ma ripaga lo spettatore con una storia potente, interpretazioni memorabili e una finestra su un mondo affascinante e troppo a lungo ignorato.

È un pugno nello stomaco e una carezza all’anima, un’esperienza che lascia il segno. Se siete alla ricerca di una serie che vi sfidi e vi arricchisca, la trovate su Apple TV+.

FAQ – Domande Frequenti

La serie è basata su una storia vera?

Sì, Chief of War si basa su eventi storici reali accaduti durante l’unificazione delle Hawaii alla fine del XVIII secolo e su figure storiche come Kaʻiana e Kamehameha I.

Devo conoscere la storia hawaiana per apprezzare la serie?

No, la serie è costruita per essere comprensibile anche a chi non conosce gli eventi. Tuttavia, una conoscenza di base può arricchire l’esperienza di visione.

Quanti episodi ha la prima stagione?

La prima stagione di Chief of War è composta da nove episodi.

È necessario aver visto altre opere di Jason Momoa?

No, la serie è completamente autoconclusiva e non ha legami con altri lavori dell’attore.

  1. Jason Momoa: noto per i ruoli di Arthur Curry/Aquaman nell’universo DC, Khal Drogo in Game of Thrones e Duncan Idaho in Dune.
  2. Kaina Makua: attore esordiente.
Chief of War
Chief of War

Regista: Justin Chon

Data di creazione: 2025-08-01 15:05

Valutazione dell'editor
3.9

Pro

  • Autenticità: Impegno eccezionale nel rappresentare la cultura e la storia hawaiana in modo fedele.
  • Impatto Visivo: Fotografia mozzafiato e scene di battaglia crude e ben coreografate.
  • Interpretazione: Un Jason Momoa intenso e un cast di supporto convincente.

Contro

  • Ritmo Lento: La narrazione può risultare lenta in alcuni passaggi, richiedendo pazienza.
  • Lingua Originale: I dialoghi quasi interamente in hawaiano con sottotitoli possono essere un ostacolo per alcuni spettatori.
  • Complessità: La densità degli eventi storici potrebbe non essere per tutti.

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