Unwatched for YouTube

Unwatched for YouTube nasce da un disagio molto concreto: chi usa YouTube su iPhone o iPad spesso si ritrova intrappolato in un feed infinito di suggerimenti, Shorts e autoplay che drenano tempo e attenzione. Anche chi paga YouTube Premium si scontra con il paradosso di un’app che continua a spingere contenuti, notifiche e sezioni sempre più affollate. La domanda, nel 2025, non è più solo “come vedere un video”, ma “come difendere il proprio tempo davanti ai video”.

In questo contesto Unwatched propone un’idea semplice ma radicale: trasformare YouTube in una coda di riproduzione intenzionale, senza feed algoritmico, senza autoplay, senza “prossimo video” deciso da altri. Si segue un canale, si aggiungono video a una lista, si decide l’ordine in cui guardarli. Niente di più, niente di meno. L’app non è pensata per replicare tutto l’ecosistema di YouTube, ma per restituire la sensazione di un taccuino video da smaltire con calma, come una pila di articoli salvati su Instapaper.

Per un pubblico Apple abituato a parlare di digital well-being, di AI on‑device e di notifiche da tenere a bada, questo approccio si inserisce in una tendenza più ampia: scegliere strumenti che filtrano, anziché amplificare, il rumore.

Cos’è Unwatched for YouTube e come funziona

Unwatched for YouTube è un’app gratuita per iOS, iPadOS, macOS, tvOS e visionOS che consente di seguire canali YouTube e gestire una coda video personale, senza feed infinito e senza suggerimenti automatici. Il cuore del prodotto è la sezione Queue: un elenco di video che l’utente ha scelto, in un ordine definito da lui, con riproduzione continua solo se espressamente desiderata.

L’app è sviluppata da Pentland Firth Software GmbH ed è disponibile su App Store con valutazione molto alta e aggiornamenti frequenti.1Scheda ufficiale App Store di Unwatched, con changelog e rating.

L’interfaccia ruota attorno a pochi elementi: inbox, queue, subscriptions e player. I nuovi video dei canali seguiti possono andare direttamente in coda oppure finire in una inbox da “smistare”, un po’ come si fa con l’email: si selezionano quelli davvero interessanti, si scarta il resto. Da qui l’utente costruisce la propria coda video YouTube senza algoritmo, che diventa una sorta di scaletta giornaliera o settimanale.

Unwatched integra anche un browser YouTube in‑app: è possibile aprire il sito YouTube, sfogliare i canali e, con un tap, mandare un video in coda o in inbox. L’app non consente di commentare, caricare video o usare community post: non vuole sostituire YouTube, ma specializzarsi nella fruizione controllata dei contenuti.

A cosa serve davvero: casi d’uso concreti

Per capire se Unwatched for YouTube ha senso nella propria routine, conviene partire da alcuni scenari tipici:

  • Chi segue molti canali tech, podcast video o creator educational spesso si perde nuovi episodi o li guarda a pezzi, perché il feed mescola formati, Shorts, clip e vecchi contenuti riciclati. Con Unwatched, ogni nuovo video dei canali seguiti finisce in inbox o direttamente in coda, permettendo di costruire una lineup razionale.
  • Chi usa YouTube come strumento di lavoro o studio (tutorial Xcode, sessioni WWDC, talk su AI) può trasformare Unwatched in una lista di “lezioni” da spuntare, decidendo per esempio di vedere solo contenuti sopra i 10 minuti e filtrando i video troppo brevi.
  • Chi vuole ridurre il binge watching può usare la coda come limite auto‑imposto: due video a pranzo, uno la sera, poi stop. Non essendoci feed raccomandato, finita la coda il flusso si ferma davvero.

In pratica, Unwatched si posiziona come app YouTube alternativa iPhone non perché sostituisca ogni funzione dell’app ufficiale, ma perché propone un modello diverso: meno “piattaforma”, più “player + lista di lettura video”.

Privacy: cosa raccoglie Unwatched e perché conta nel 2025

Il tema privacy YouTube è centrale. Sullo store, l’app dichiara di raccogliere alcuni dati di utilizzo e identificatori di dispositivo per finalità di analisi, ma segnala in modo esplicito che questi dati non sono collegati all’identità dell’utente.2Sezione App Privacy della scheda Unwatched su App Store. Il changelog recente cita l’uso di TelemetryDeck, una piattaforma di analytics orientata alla minimizzazione dei dati, disattivabile dalle impostazioni interne.

Unwatched, da questo punto di vista, si presenta come un frontend minimale che sfrutta le API e l’infrastruttura di YouTube ma non chiede login Google, non replica la cronologia multi‑device, non costruisce un secondo strato di tracciamento. Il “profilo utente” è di fatto locale: sottoscrizioni, queue, preferenze di velocità e filtri vivono in iCloud e nei database dell’app, non in un nuovo grafo sociale o pubblicitario.

Chi arriva da alternative più radicali, come Invidious o istanze Piped che cercano di schermare completamente Google,3Invidious, front-end open source per YouTube orientato alla privacy. noterà che Unwatched non è un clone di queste soluzioni: rimane comunque all’interno del perimetro ufficiale di YouTube, soprattutto lato streaming e player. Ma per molti utenti iOS che non vogliono fare self‑hosting né cambiare DNS o browser, rappresenta un compromesso interessante tra controllo, usabilità e rispetto della privacy.

Unwatched for YouTube 2

Come scaricare Unwatched dall’App Store e requisiti di sistema

Per installare Unwatched for YouTube è sufficiente cercare “Unwatched for YouTube” su App Store oppure usare direttamente il link ufficiale:

L’app è gratuita, con un modello freemium: la versione 1.7 ha introdotto un livello Premium che sblocca funzioni avanzate (come la visualizzazione dettagliata delle durate, l’auto‑play dei video dal browser interno e la generazione di capitoli via Apple Intelligence), ma al momento può essere attivato tramite prova gratuita, senza piani a pagamento attivi dichiarati nella scheda pubblica.

Dal punto di vista della compatibilità, i requisiti sono chiari:

  • iPhone: iOS 17.2 o successivo.
  • iPad: iPadOS 17.2 o successivo.
  • Mac: macOS 15.0 o successivo (Apple Silicon).
  • Apple TV: tvOS 17.6 o successivo.
  • Apple Vision: visionOS 26.0 o successivo.4Requisiti di compatibilità come da sezione “Information” dell’App Store.

Per chi usa ancora dispositivi con iOS 16 o precedenti, Unwatched non è un’opzione. In questi casi restano percorsi più artigianali, come l’uso del sito mobile di YouTube con estensioni tipo Vinegar o Accelerate su Safari, o l’adozione di altre app di terze parti dove supportate.5Ad esempio, Accelerate per Safari su App Store e Vinegar per Safari sono spesso citate come soluzioni per controllare playback e PiP sui video web.

Come usare Unwatched al meglio: flusso pratico

Per sfruttare davvero Unwatched for YouTube, ha senso impostare un flusso chiaro fin dai primi minuti. Un possibile approccio:

1. Importare le iscrizioni da YouTube

Unwatched permette di importare le sottoscrizioni YouTube direttamente, evitando di riscrivere a mano l’elenco di canali. Il processo tipico prevede l’esportazione dell’RSS o dell’elenco sottoscrizioni da YouTube e il successivo import nell’app, guidato dalla documentazione ufficiale e dalla FAQ interna.6La pagina GitHub del progetto spiega la logica RSS alla base di Unwatched e come usa i feed dei canali.

Una volta completato, l’utente si ritrova con la propria lista di canali dentro Unwatched, pronta per essere gestita in modo più selettivo.

2. Configurare inbox e triage

Ogni canale può essere configurato per decidere dove finiscono i nuovi video:

  • Direttamente in queue, in cima o in fondo.
  • In inbox, per un controllo manuale.

Per i canali fondamentali (podcast preferiti, serie di approfondimento, talk sulla WWDC) può avere senso mandarli subito in queue, così da non perderli. Per i creator più “chiacchieroni”, meglio usare l’inbox e fare triage: tenere solo gli episodi che davvero aggiungono qualcosa.

Questa logica di triage rispecchia il modo in cui molti utenti gestiscono le email o i feed RSS, e si sposa con una cultura di consumo più intenzionale che Melamorsicata ha già toccato parlando di sovraccarico informativo e gestione dell’attenzione.

3. Usare i filtri per Shorts e parole chiave

Uno dei punti di attrito dell’app ufficiale sono i YouTube Shorts, che spesso invadono feed e iscrizioni. Unwatched offre un’opzione per nascondere gli Shorts a livello globale o per singolo canale, applicabile anche al browser interno. L’utente che non ama il formato verticale può così eliminarlo dall’equazione in un colpo solo.

In più, l’app supporta filtri per titolo: è possibile escludere automaticamente i video che contengono determinate parole chiave. Chi segue canali tech può, ad esempio, filtrare “giveaway”, “reaction” o “shorts” dal proprio flusso, rendendo la coda video YouTube senza algoritmo ancora più pulita.

4. Personalizzare velocità di riproduzione per canale

Una funzione spesso sottovalutata è la velocità per canale. Unwatched consente di definire, ad esempio, 1x per trailer e contenuti cinematografici, 1.5x per talk e conferenze, 2x per podcast video. Questo elimina il micro‑friction di dover regolare la velocità ogni volta e si adatta bene a chi usa YouTube come fonte di formazione continua.

In un momento storico in cui anche Apple spinge i podcast e i contenuti video all’interno del proprio ecosistema, avere un controllo granulare sui tempi di fruizione diventa un pezzo importante della “dieta digitale”.

5. Capire la logica di capitoli, trascrizioni e SponsorBlock

Le versioni recenti di Unwatched hanno introdotto capitoli avanzati, con:

  • Supporto per capitoli nativi YouTube.
  • Integrazione con SponsorBlock dove disponibile, per saltare automaticamente segmenti sponsorizzati.
  • Generazione di capitoli tramite Apple Intelligence per gli utenti che attivano il livello Premium, con scorciatoie dedicate.

In più, l’app offre una vista trascrizione con possibilità di ricerca, utile per trovare rapidamente il passaggio in cui un relatore cita una specifica API, funzione di Xcode o dettaglio della WWDC.

Vantaggi e limiti rispetto all’app ufficiale di YouTube

Per orientarsi prima del download, è utile un confronto pragmatico:

Vantaggi principali

  • Controllo dell’attenzione: nessun feed “Home”, nessun autoplay non richiesto, solo queue e inbox.
  • Filtri e triage: blocco Shorts, filtri per parole chiave, inbox per scremare i contenuti prima di vederli.
  • Velocità per canale: gestione fine dei tempi di ascolto.
  • Capitoli + SponsorBlock + trascrizioni: navigazione più efficiente nei video lunghi.
  • Multi‑piattaforma Apple: stessa coda su iPhone, iPad, Mac, Apple TV, Vision Pro.

Limiti da considerare

  • Niente login Google: niente sync con la cronologia di YouTube, niente commenti, niente YouTube Music.
  • Niente feed personalizzato: chi ama scoprire contenuti nuovi tramite “Up next” potrebbe sentirne la mancanza.
  • Requisiti di sistema recenti: serve almeno iOS 17.2 / macOS 15, fuori gioco i dispositivi più vecchi.
  • Premium in evoluzione: alcune funzioni sono legate a un livello Premium ancora in fase di definizione commerciale.

Per chi usa YouTube come sfondo costante, l’app ufficiale e il sito web resteranno comunque necessari. Unwatched si inserisce come strumento dedicato alla visione intenzionale, proprio come esistono app separate per gestire note, attività o lettura offline, pur avendo già Mail, Safari e Promemoria.

Collegamenti utili e risorse per approfondire

Per chi vuole testare l’app o approfondirne la filosofia, questi link sono un buon punto di partenza:

FAQ

Unwatched blocca davvero tutte le pubblicità di YouTube?

Unwatched non è un ad‑blocker in senso stretto: si appoggia comunque all’infrastruttura di YouTube. In molti casi, l’esperienza è più pulita grazie all’uso del player incorporato e all’assenza di raccomandazioni aggressive, ma non va intesa come una soluzione “magica” per aggirare la monetizzazione della piattaforma. L’obiettivo è ridurre la frenesia del feed, non eliminare il modello di business di YouTube.

Serve per forza un account Google?

No. L’app non richiede login Google: sottoscrizioni, coda e impostazioni vivono dentro Unwatched, sincronizzate via iCloud tra i dispositivi Apple collegati. Questo riduce l’integrazione con YouTube (niente commenti, nessun “Mi piace” sincronizzato), ma migliora la separazione tra identità Google e modalità di fruizione.

È indicata anche per chi usa Vision Pro o Apple TV?

Sì. Esistono versioni specifiche per tvOS e visionOS, con interfacce pensate per la TV e la realtà mista. Su Apple TV, Unwatched diventa un semplice canale “Cosa guardo stasera?”, mentre su Vision Pro la coda può convivere con altre app in finestre fluttuanti, mantenendo però il vantaggio di essere finita e non infinita.

Riferimenti:
  • 1
    Scheda ufficiale App Store di Unwatched, con changelog e rating.
  • 2
    Sezione App Privacy della scheda Unwatched su App Store.
  • 3
    Invidious, front-end open source per YouTube orientato alla privacy.
  • 4
    Requisiti di compatibilità come da sezione “Information” dell’App Store.
  • 5
    Ad esempio, Accelerate per Safari su App Store e Vinegar per Safari sono spesso citate come soluzioni per controllare playback e PiP sui video web.
  • 6
    La pagina GitHub del progetto spiega la logica RSS alla base di Unwatched e come usa i feed dei canali.

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