
Gli affari sono fatti così: possono andare bene o possono andare male. Ce ne sono alcuni che potrebbero andare meglio se si aspettasse un po’ di più, ma per paura di fallire si tende a ripiegare. Chiedete a Ronald Wayne, terzo cofondatore di Apple, che vendete la sua quota per 800 $. Quota che oggi varrebbe miliardi.
Qualcosa del genere è accaduto anche a Noel Lee, fondatore del produttore di accessori Monster. Quando i suoi soci Dr Dre e Jimmy Iovine decisero di uscire da Monster per fondare la loro azienda, la Beats, diede il 5% delle azioni per il disturbo.
Azioni che poi Monster rivendette a Dre e Iovine, nel 2013, per 5,5 milioni di dollari. Successivamente Apple acquistò Beats nel 2014 pagando ben 3 miliardi di dollari. L’accusa di Monster si riferiva alle presunte pressioni che aveva ricevuto da Dre e Iovine per l’acquisto delle azioni. Azioni che, a seguito della vendita di Beats, valevano 150 milioni di $.
La corte superiore di Los Angeles, però, ha confermato che tutte le trattative, compreso la vendita delle azioni di Monster, sono state eseguite rispettando i contratti, quindi all’azienda non spettano risarcimenti. Monster, semplicemente, doveva rifiutarsi di vendere le azioni e aspettare.
