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Eccoci di fronte una nuova intervista a un nuovo sviluppatore per iPhone e iPod Touch. Questa volta ho chiacchierato con Emanuele Vulcano, uno studente del Politecnico di Milano e creatore di Mover, il programma che permette di scambiare file tra due iPhone con un’interfaccia grafica definita da alcuni “degna di Minority Report”.

Ecco cosa ci siamo detti:

Ciao Emanuele. Hai raccolto i tuoi progetti sotto un nome, la Infinite Labs, come mai questo nome?
L’infinito è ovviamente uno dei concetti e dei simboli più intriganti che esistano; ha una storia lunghissima, e potremmo stare a parlarne per ore, dalla matematica ai tarocchi. Diciamo solo che in Infinite Labs simboleggia un po’ il voler arrivare il più vicini possibile al traguardo finale — che, tra l’altro, è fare applicazioni belle, che fanno esattamente quello che devono con grazia e stile.

Cosa ti ha spinto a programmare per iPhone? Cosa ha fatto scattare la scintilla?
In realtà è scoccata molto prima che si “potesse” programmare per iPhone. Mi ero innamorato dell’idea della piattaforma, tanto da essermi accalappiato un iPod Touch di prima generazione praticamente subito dopo l’uscita. Dopo essere stato un giorno intero a giocherellare con l’unità esposta nel negozio dove poi l’ho comprato. Mi han dovuto tirare via a forza.
Poi, una sera, Steve ha annunciato l’SDK, e per me, programmatore Mac oramai da cinque anni, è stata una vera festa.

Se dovessi dare un consiglio a uno sviluppatore per iPhone, cosa gli raccomanderesti di fare per intraprendere questa strada?
Studiare, studiare, studiare. La programmazione in sé e per sé è una cosa che si può imparare sul campo, ma in fondo la programmazione è solo uno dei passi che servono per costruire un’applicazione. L’architettura del software, la sicurezza, l’usabilità: bisogna considerarli tutti, prima ancora di scrivere la prima riga di codice. E Cocoa per sua natura è una piattaforma dove il programmatore deve essere a proprio agio con un bel po’ di nozioni teoriche, e che dà le maggiori soddisfazioni e i migliori risultati a chi ha basi migliori.

Mover, la tua prima applicazione per iPhone, ha avuto molto successo negli USA. Secondo te a cosa è dovuto questo interessamento da parte degli statunitensi?
Ad essere sinceri, Mover ha avuto un successo inaspettato praticamente ovunque. Credo interessi, senza distinzione di Paese, specie perché è divertente, inaspettato, “intuitivo”. E perché fa qualcosa di utile con stile.

Apple ti ha inserito tra le applicazioni consigliate in home dell’App Store. Cosa si prova ad avere questo privilegio?
Sono giorni che cammino a diversi centimetri da terra dalla gioia. Essere riconosciuti come applicazione di qualità dalla società che si prende a riferimento è una grandissima soddisfazione; non che non ci siano margini di miglioramento.

Dopo Mover sono certo che stai lavorando ad altri progetti, puoi anticiparci qualcosa?
In realtà il tempo da dedicare a Infinite Labs non è tantissimo, per cui sto concentrando le mie energie su pochi, fondamentali passi, uno alla volta. Quei pochi programmi che ho riguardano Mover, ovviamente, ma Mover fa indirettamente parte di un’idea più grossa, che mi ronza in testa da un po’, sulla sincronia dei file.

Il nuovo iPhone 3Gs e il firmware 3.0 sono stati presentati ufficialmente. Cosa ne pensi del nuovo telefono e del nuovo sistema operativo?
Sono un po’ dispiaciuto! Non tanto perché siano brutti, anzi — sono entrambi prodotti spettacolari, raffinamenti di un’idea eccezionale. Il problema è che il loro vero potenziale è tutto “sotto il cofano”, lontano dagli utenti e invece a disposizione degli sviluppatori più “sgamati”. I benefici arriveranno — le applicazioni che si potranno costruire saranno tantissime, innovative e sempre migliori — ma l’utente finale rischia di non accorgersene, lamentandosi forse della carrozzeria sempre uguale là dove il motore è tutto nuovo.

Come vedi la Infinite Labs tra 5 anni? Secondo te cosa accadrà?
Ah, non riesco nemmeno a fare previsioni a due settimane qui, ma sarei felice se Infinite Labs riuscisse a conquistarsi una posizione di “boutique” e diventare un marchio di eccellenza nel campo del software, sia esso su misura o “pret-à-porter”. (E se mi permettesse di portare a casa la pagnotta, ovvio).

Se avessi risorse e mezzi infiniti, quale applicazione ti piacerebbe realizzare per iPhone?
Ho nel cassetto da una vita una mezza idea di avventura grafica a la Monkey Island, una storia di scienza folle, storie d’amore, e la fine del mondo come lo conosciamo. Ma dovrà aspettare un bel po’, credo. Almeno che io divenga un narratore bravo abbastanza da scriverla, ed un programmatore bravo abbastanza da realizzarla.

Sei il CEO di Apple per un giorno, cosa cambi nella società?
La continua segretezza è uno degli ingredienti delle sorprese di Apple, ma quando si applica anche a chi deve contribuire a rendere migliore la piattaforma, come gli sviluppatori, è più che altro una seccatura. Forse se Apple fosse troppo aperta perderebbe una parte di ciò che la rende quello che è, ma certo anche senza arrivare a gridare “Developers! Developers!” su un palco, qualche passo in più verso una comunicazione un po’ meno marcata da omissis, silenzi e “vedrete poi” sarebbe graditissimo.
Ah, e ovviamente farei uscire subito un bel Mac tablet multitouch.

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4 Comments

  1. sarebbe stato interessante chiedere se con il filmware 3.0 funzionava anche con il bluetooth

  2. ehi ragazzi,non si può dire che quest’uomo non sia….”un VULCANO d’idee”!!!!

    Pessima,vero? ^_^

    Comunque complimenti proprio stamane ho scaricato mover: bellisssima,intuitiva,utile e gratis..fantastico!

    M

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