
Qualche anno fa, durante il Festival del Giornalismo, mi trovai ad osservare una slide dove si diceva che il 70% dei giovani si informano su Facebook. Fortunatamente ero già seduto, perché quell’informazione mi lasciò esterrefatto. Come era possibile? Su Facebook viaggiano moltissime sciocchezze.
E in effetti il problema delle bufale è serissimo. Negli Stati Uniti qualcuno lo ha usato per favorire Trump. Dopo aver scoperto che il sistema funziona per muovere l’elettorato, che ha poca voglia di andare a vedere se una notizia è vera, Mark Zuckerberg è stato bersagliato di critiche.
Dopo quelle critiche è arrivato qualche accorgimento. Facebook ha annunciato che presto arriverà lo strumento per segnalare le bufale. Se una notizia non è vera basta segnalarla e in caso di pareri contrastanti, il social network utilizzerà il fact checking per verificare la notizia.
Il problema delle bufale è molto serio anche in Italia. Ne approfitta soprattutto il M5S, come rileva BuzzFeed, per far arrabbiare gli italiani e prendere voti. Paolo Attivissimo e David Puente stanno anche portando avanti un report per smascherare la rete di bufalari italiani. Persone che guadagnano molto denaro dalla pubblicità dandola a bere agli italiani su Facebook.
dai non cadere anche tu in questa stupidaggine, come sei Attivissimo & C. non raccontassero a loro volta le loro verità … chi giudica la bufala? tutti i media mainstream le raccontano ogni giorno
Non è una questione di opinioni, basta intrecciare le fonti e vedere se una notizia è vera oppure no.
Dipende molto dalle fonti, però.
Se le fonti dovessero essere, per esempio, il TG4 e Il Giornale, che Iddio ci aiuti…
😉