
La decadenza della politica americana, con un presidente di vago spessore, pone di fronte l’Europa una grande opportunità: emergere dall’anonimato e diventare territorio di progresso e libertà. Un compito reso arduo dalla scarsa unione politica e culturale.
Ma sta di fatto che mentre negli USA si spinge verso un controllo più profondo dei dati degli utenti, si dice per combattere il terrorismo, in Europa si propone di allargare le difese sulla privacy aggiungendo il diritto di godere della cifratura dei dati end-to-end e vietare la richiesta di creare backdoor nei servizi.
La proposta è stata depositata al Parlamento Europeo e prevede la modifica dell’articolo 7 della Carta dei Diritti Fondamentali in tema di dati e privacy. Una modifica che stabilisca nero su bianco che è vietato per i singoli stati proporre e approvare leggi che blocchino la cifratura dei dati e la creazione di backdoor.
Ora la proposta dovrà affrontare prima la votazione del Parlamento Europeo e poi approdare al Consiglio Europeo. Riuscirà ad affrontare indenne tutto l’iter legislativo?