
In base ai dati del bilancio consolidato del 2017, sappiamo che i debiti di Apple sono arrivati a 103,7 miliardi di dollari. La società ha chiesto diversi prestiti obbligazionari durante gli ultimi anni. Prestiti dettati dal fatto che la maggior parte della sua liquidità è fuori dagli Stati Uniti e, se volesse rimpatriare denaro, dovrebbe cedere il 35% al fisco.
Per effettuare investimenti, quindi, l’azienda preferisce chiedere denaro in prestito, visto che i tassi di interesse sono molto bassi. A monte di questa liquidità c’è un tesoro da 269 miliardi di dollari distribuiti in giro per il mondo.
L’ultimo prestito obbligazionario risale a qualche giorno fa. La società ha chiesto 7 miliardi di dollari al mercato per finanziare l’espansione negli Stati Uniti. Il prestito sarà rimborsato su più tranche a partire dal 2019 e il rimborso si protenderà fino al 2047. Il tasso per la prima trance è di 1,625%, mentre per l’ultima è del 3%.
Nel 2013 la società aveva riserve per 146,7 miliardi e debiti per 16,9 mld. Nel 2017, invece, le riserve erano di 268,9 mld e i debiti 103,7 mld.
Ehmm…sarebbe “tranche” non “trance”…così, giusto per pignoleria… 🙂
Corretto grazie
“La società ha chiesto 7 miliardi di dollari al mercato per finanziare l’espansione negli Stati Uniti.”
Ah ah ah …
Scusa, nulla di personale, ma questa cosa dove l’ha letta?
Apple chiede prestiti sempre nell’imminenza del pagamento dei dividendi. Lo fa perché così conserva all’estero gli utili conseguiti all’estero (legalmente, ovviamente, perché la legislazione USA lo consente) sui quali percepisce margini di rendimento maggiori del costo degli interessi di questi debiti accesi in dollari.