iSutra

Ricomincia il nostro ciclo di interviste agli sviluppatori italiani per applicazioni nell’App Store. Quest’oggi abbiamo intervistato Alfredo Delli Bovi del programma iSutra. Ecco cosa ci siamo detti:

Ciao Alfredo, parlaci un po’ di te. Cosa fai nella vita?
Sono un studente del quinto anno di un liceo scientifico, da alcuni anni mi sono affacciato al mondo della Mela e me ne sono completamente innamorato. Programmo da alcuni anni ormai, ho iniziato ben presto si potrebbe dire.

Come è stato il tuo approccio all’App Store?
Ho iniziato a sviluppare applicazioni per iPhone quasi per noia e per scommessa. Non avevo mai sviluppato in Cocoa (era abituato al PHP), così scaricai gratuitamente l’SDK per provare, mi trovai subito a mio agio e decisi di acquistare la licenza sviluppatore, un mese dopo pubblicai iSoccerFor2, il mio primo “esperimento”.

La tua applicazione iSutra ha impiegato un po’ di tempo per entrare nell’App Store, come mai?
Non so darvi la risposta precisa. Apple rifiutava l’applicazione a volte per un motivo e altre volte per altri. Non era molto chiara o forse non voleva esserlo. In ogni modo durante questo mese ho ricevuto anche delle telefonate da parte di Apple per essere guidato circa alcune modifiche per l’User Experience.

Come mai hai deciso di dedicare un’applicazione all’antica arte del Kamasutra?
Volevo fare qualcosa di diverso, qualcosa che non avevano pensato altri sviluppatori, forse perché impauriti dall’investire tempo (e denaro) in un possibile rifiuto da parte di Apple. Io ho voluto provarci, volevo trattare l’argomento ironicamente, ma anche seriamente e senza cadere nel volgare. E poi l’amore è il motore del mondo! Perché non fare un applicazione su una cosa così importante che tocca ogni individuo?

Credo che la fase di beta testing sarà stata molto divertente, dicci la verità, come è avvenuta la scelta delle 40 posizioni?
Eheh questa domanda è quasi da gossip! Alcune posizioni sono state tratte dal manuale originale, con alcuni cambiamenti ai nomi. Altre “studiate” insieme all’anima gemella che mi ha perfino aiutato in alcune traduzioni. E’ stato divertente immaginare le varianti e riportare i due punti di vista maschile e femminile.

Secondo te quali API Apple dovrebbe rendere disponibile per produrre programmi ancora più interessanti?
Apple sta facendo grandi cose con tutte le API che rilascia, specialmente le ultime riguardo l’uso della fotocamera che permettono anche di sfruttare la realtà aumentata. Oltre alle altre numerose API rilasciate con il firmware 3.0 mi piacerebbe vedere delle API dedicate a CoverFlow.

Dopo iSutra stai lavorando ad altre applicazioni?
Sicuramente svilupperò altre applicazioni per App Store. Ho alcuni progetti nel cassetto ma non ne ho iniziati nessuno. Mi piacerebbe molto anche aprire una società, da solo delle volte può essere molto faticoso sviluppare applicazioni.

Secondo te i concorrenti dell’App Store, come Android, possono superare il successo del negozio delle applicazioni di Apple?
Sono certamente sicuro che è una possibilità molto improbabile. Apple ormai ha avuto il tempo di rodaggio necessario a migliorare il suo App Store, sia quantitativamente che qualitativamente. Sarà molto difficile per gli altri store starle dietro.

Secondo te cos’altro manca all’App Store e all’iPhone?
Devo deludervi su questa domanda, ma non so rispondere o almeno in parte. Per quanto riguarda l’iPhone sono soddisfattissimo di quello che è e non sento la mancanza di nulla. Ciò che invece sto notando proprio in questi giorni è la gestione dei commenti su iTunes Store da parte dello sviluppatore dell’applicazione. Mi piacerebbe tantissimo se si riuscisse a creare un contatto più diretto tra l’utente e lo sviluppatore, magari potendo rispondere ai commenti o quantomeno rispondere in privato.

Secondo te qual è il vero segreto del successo dell’iPhone?
Molti risponderebbero che è l’App Store. Io dico che è stato l’amore di quelle persone appartenenti alla famiglia della Mela, in special modo gli sviluppatori indipendenti. Mi spiego: ai tempi dell’iPhone 2G quello che tutti volevano erano le applicazioni di terze parti. Grazie alle nottate investite da intere community ci riuscirono, prima con l’Installer e Cydia e poi “legalmente” con App Store. Sono proprio questi piccoli sviluppatori che portano divertimento e innovazione con fior fior di applicazioni. Credo che se l’App Store fosse formato solo dalle grandi case produttrici, che hanno certamente il loro valore, non penso che l’iPhone avrebbe avuto tutto questo successo.

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6 Comments

  1. Credo che Filippo voglia sottolineare la tipica “furbizia” dell’italiano che aggira le regole tramite trucchetti dalle gambe corte… E’ ovviamente concorrenza sleale, ma del resto appena la Apple si accorgerà della cosa rimuoverà l’applicazione come è scritto molto chiaramente sul sito ADC.

  2. L’applicazione pubblicata dalla Apple è fortemente censurata e solo tramite qualche trucchetto magico diventa completa….

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