Google investe molto in servizi sempre diversi. Parafrasando il settore economico, si direbbe che Google ama diversificare i suoi investimenti per evitare di perdere il suo flusso di denaro. L’ultimo investimento è un servizio per il settore musicale.
Music Timeline, infatti, è un sito dove la società di Mountain View ha fatto uso dei “big data”, vale a dire dell’enorme mole di dati che gestisce con i suoi servizi, per comprendere come si sono evoluti i generi musicali nel tempo.
Ne è nato un grafico colorato, con la crescita e il ridimensionamento dei generi musicali nel tempo. Così si legge che negli anni ’50-’60 andava molto il jazz, poi è giunto il momento del pop e il boom del rock negli anni ’70. Per poi vedere crescere la musica indie e il rap.
Ogni sezione colorata è collegata a degli album del Google Play Store (e quei scatta il business). Ma la cosa non finisce qui: inserendo un artista o un album nel motore di ricerca integrato si può vedere l’evoluzione, i momenti d’oro e quelli di declino.
Trovate Music Timeline nell’apposito sito.