AMD Polaris

Poi dicono che i matrimoni costano tanto. Quello di cui vi dò notizia è costato 5,4 miliardi di dollari, una cifra che farebbe sognare tantissime persone, ma che, in questo caso, è servita per comprare il leader nel mercato dei chip per schede grafiche.

AMD, infatti, ha messo mano al portafoglio sborsando 5,4 miliardi di dollari in contanti e in pacchetti azionari per poter iniziare la fusione con il colosso canadese. Il prezzo pagato è il 24% superiore a quello reale di ATI, ma l’operazione è giustificata da un nobile intento: fermare Intel.

ATI forniva chipset ad Intel e Nvidia li offriva a AMD, ma la fetta del 50% dei computer desktop e del 70% dei portatili ha convinto AMD della comprovata esperienza della società canadese. Quindi ora Intel probabilmente chiederà la collaborazione di Nvidia e AMD lavorerà a braccetto con la consorte ATI.

Un rimescolamento di posizioni che ha portato uno sprint del titolo ATI e un aumento delle azioni AMD.

Riuscirà il matrimonio a fermare la nemica Intel?

Contrassegnato da una scritta:

Lascia un commento

Cosa ne pensi?