Brevetto celle combustibili

Non è un segreto il fatto che la batteria sia uno dei punti deboli dell’iPhone. Anzichè aumentare la potenza come fanno alcuni, Apple tenta di ridurre i consumi dei componenti hardware, ma il risultato è sempre lo stesso: l’autonomia arriva ad un giorno scarso. L’ideale sarebbe avere una tecnologia tutta nuova per alimentare i dispositivi.

Secondo il Daily Mail, che di certo non eccelle in affidabilità, la società avrebbe stretto un accordo con Intelligent Energy per utilizzare le celle combustibili nei suoi dispositivi. In realtà Apple usa già questa tecnologia, ma per alimentare i suoi campus con impianti molto grandi. L’obiettivo è rendere quelle celle molto piccole e integrarle nei dispositivi.

Tecnicamente non è difficile, ma siamo sicuri che sia l’ideale? La società ha espresso la sua volontà di provare questa strada attraverso alcuni brevetti, ma di qua a dire che l’iPhone 6 avrà le celle combustibili credo passi un un bel po’ di mare tra il dire e il fare.

Ragioniamo su questa tecnologia: le celle combustibili bruciano un combustibile per creare energia. Ovviamente non stiamo parlando di benzina o gas. Si può alimentare una cella anche con l’acqua, attivando l’idrolisi nella cella, vale a dire separando l’idrogeno dall’acqua. L’idrogeno viene usato per l’energia e l’acqua esce in forma di vapore.

Quindi se il Daily Mail avesse ragione l’iPhone 6 avrà un foro dove esce del vapore, con una cella dove l’utente inserisce dell’acqua. Al di là nel pensare che sia strano vedere un iPhone sparare aria, direi che Apple si guarderebbe dal permettere all’utente di giocare con l’acqua con un iPhone.

Allora prendiamo l’altra strada: delle celle già confezionate con l’apposito liquido. In questo caso non ci sarebbe una produzione abnorme di rifiuti? L’utente dovrebbe comprare le celle, quindi spendere soldi, per avere più autonomia. Le celle esauste andrebbero gettate via. In un clima di ecosostenibilità a cui Apple mira, questo non stona?

Quindi basta ragionarci su per arrivare alla conclusione che forse il Daily Mail potrebbe sbagliarsi.

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4 Comments

  1. Oppure, invece di riempire l’iPhone direttamente con “l’imbuto”, basta poter riempire un serbatoio esterno, da attaccare poi all’iPhone. Ancora comunque non mi è chiaro come l’acqua possa rilasciare più energia di quella impiegata per separare le molecole di ossigeno e di idrogeno.

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