Il parcheggio è uno dei drammi principali nel nostro Paese. Siccome i mezzi di trasporto non funzionano bene, almeno è quello che si sente dire in giro, tutti utilizzano l’auto, molte volte anche abusandone per piccoli spostamenti che potrebbero essere coperti con una passeggiata o in bici. Quindi cosa si fa? Si gira cercando un posto libero.
Tutto girovagare costa soldi in benzina, tempo e inquinamento. A tal proposito la startup Cubit, che ha al suo interno un team di italiani, ha realizzato PickParking: un sistema che consente di “affittare” il proprio posto auto privato. Per farlo bisogna avvitare una scatoletta sul posto auto.
La scatola, grande 132 millimetri per lato, consente di rilevare la presenza di un’auto e conversa con un’applicazione mediante il bluetooth. Quando la propria auto non è in posizione, si può indicare il periodo in cui il posto è libero e indicare le tariffe orarie.
Gli automobilisti possono vedere le zone libere e i prezzi e decidere se usarle pagando con Paypal. Il proprietario del posto auto monetizza quando non è a casa. Il sistema cerca fondi su Kickstarter. Per 149 $ si riceverà una scatola da dicembre di quest’anno.