Probabilmente non esiste software senza il relativo crack, cioè quel programmino che annienta le protezioni anti-pirateria per permettere l’installazione a chi non l’ha comprato. Questo genere di pratiche sono un furto ai danni degli sviluppatori, ma sono anche pratiche in voga da decenni. Si narra che la diffusione di Windows si è avuta proprio grazie alla pirateria e la possibilità per chiunque di installare il sistema operativo di Redmond senza sborsare le centinaia di euro richieste.
Si crackano da anni le applicazioni per cellulari con Symbian, Windows Mobile e ora arriva anche il turno dell’App Store. Il programma che promette miracoli si chiama Crackulous. Posseduto attualmente da pochi eletti, promette l’eliminazione di ogni restrizione a favore della libera circolazione di qualsiasi programma o gioco. In realtà i dispositivi sottoposti a jailbreak hanno già dei canali pirata, ma Crackulous, conosciuto da tempo come progetto SaladFork, offre anche la possibilità di scambiare software senza passare per l’App Store.
Se da un lato Apple, sviluppatori e relative entrate sono in pericolo, dall’altro lato i creatori di Crackulous credono di essere dalla parte della ragione perchè la Mela non permette di scaricare software da usare con periodi di trial. Spesso, infatti, si scaricano programmi vedendo uno screenshot e poi, in fase di utilizzo, si scopre che non fa ciò che promette nella descrizione. Alcuni sviluppatori cercano di dimostrare la loro bravura rilasciando versioni lite, ma non tutti lo fanno.
Apple correrà ai ripari? Cambierà la sua politica nella distribuzione di software? La guerra sembra appena iniziata.
[via torrentfreak]


a dire il vero crackulous dovrebbe essere disponibile nel repo di cydia di hackulo. a quanto ho letto almeno
Non frequento 😀 Io sono nel pagare il software soprattutto se costano quanto un caffè.
questa al momento è la cosa più illegale messa in circolazione
E speriamo che qualcuno pensi anche alla libera circolazione dei beni di tali geni.
Se loro pensano che sia giusto rinunciare per me programmatore a una parte dei miei guadagni, perché io non dovrei pensare lo stesso per loro, e quindi che si dia libero sfogo alla razzia dei soldi e averi loro, poi nel caso se le cose che porto via non mi piacciono le restituisco le rubo solo in trial!
Sono proprio dei “geni” ma “tali”.
con questo ragionamento nessuno avrebbe la possibilità di avere un iPhone o qualsiasi sw al mondo..caro blade vet il rapporto 30/70 è un rapporto molto favorevole, ma capisco che forse non si sappia.
Resta il fatto che questa cosa al contrario di cydia etc è illegale. Questa sì. Poi fate tutte le pippe mentali che volete per giustificare la cosa, ma è un dato. Può piacere o meno, ma è così.
comunque spero e sarà così, che apple blindi per bene le apps onde non mortificare il lavoro degli sviluppatori che a qualcuno sembra piaccia tanto calpestare. Come dire: aple è cattiva quindi me la prendo non solo con Apple ma anche con lo sviluppatore.
Le scuse sono risibili dato che il 30% è una cifra più che ottima e dato che se non fosse per apple oggi non avremo tutti gli operatori che si dannano per offrire un loro market.
Le possono blindare quanto vuoi, rodgerdodger, il modo per scavalcare il blocco ci sarà sempre e comunque. Ad oggi credo che l’unica applicazione impossibile da crackare sia Skype e le tecniche utilizzate sarebbero assolutamente antieconomiche per Apple.
Però, per le crack in generale, non facciamo i soliti discorsi da mente rattrappita: non tutte le crack hanno scopi che vanno sempre a ledere gli sviluppatori così come non tutto il P2P lo fa.
@rogerdodger
quoto
non credo che in Apple perdano il sonno se qualcuno jailbreka il loro sistema o cracka applicazioni terze. E’ un po’ come sony con la prima playstation o sky sulle vecchie codifiche seca2 per capirci…
Qoto in pieno kiro e rogerdodger e dico spero che questo proggetto nnn vada a buon fine perchè se no chi ci rimette siamo noi utenti .Io ad esempio nn produrrei mai un sofware sapendo che poi lo craccano e lo scaricano illegalmente ..Una domanda (gia lo chiesi però nn ricordo bn ) visto che mia sorella vuole un iPhone, io ho aquistato un pò di app a pagamento quando mia sorella collegherà il suo melafonino potrà mettere le mie app senza copiare i miei numeri di telefono ,contatti email ,foto del rullino fotografico ecc…? ciao (ribadisco so che già mi è stato detto da kiro ma nn mi ricordo )
No, non può farlo perchè le applicazioni che hai acquistato sono collegate al tuo account. Inoltre sono a licenza singola quindi puoi installarle solo nel tuo telefono e non in quello degli altri.
Kiro, invece si! Le app dell’iphone che acquisti possono essere installate anche varie volte su dispositivi diversi. Basta inserire lo stesso account che usi sull Appstore e poi riscrichi la applicazione, infatti il melafonino poi ti informa solo, che la applicazione che stai per installare in realtà era già stata scaricata. E basta! Quindi si puo’ fare senza creare un ulteriore account.
E io che ho detto? Si possono installare solo sullo stesso account e non su quello degli altri. La sorella deve usare il suo account ma in questo modo viene privata della libertà di usarne uno suo.
Inciampando
Si hai ragione, la protezione massima non esiste e non esisterà mai.
Però non ho capito se si sia compreso cosa fa questa cosa: in pratica basterà scaricarsi gli ipa dal p2p e installarseli. Apple potrebbe fare ad esempio in modo che se iTunes si accorgesse di ciò ti cancelli tutti i dati. Ovviamente poi tutti a piangere 🙂
@kiro
Ok kiro forse avevo capito male, ma la licenza è detta, si, unica, ma in realtà la regola “licenza singola” viene baipassata. 🙂 Sorry per l’incomprensione!
Certo, rogerdodger, ho capito cosa intendi e qual è il fine di questa applicazione. Ciò che criticavo era il tono usato fin dal primo paragrafo che denota, in tutta onestà, parecchia ignoranza in merito. 😉
@Inciampando: tu hai troppa fiducia sull’onestà delle persone.
Inciampando scusa ma a parte che uno al massimo mi potrebbe dire che non tutti sanno di queste cose e il 60% di chi si compra iPhone usa appstore e non va in nessun blog del mondo quindi ste cose non le verrà mai a sapere e questo è un discorso.
Però siccome si porta sempre il discorso agli estremi su queste cose, allora anch’io l’ho portato agli estremi. Dico solo che bene alla comunità degli sviluppatori una cosa del genere sicuramente non fa.
Idealisticamente basterà acquistare una sola volta la app e poi da quel momento sarà gratuita per tutti. Poi chiaramente non è così.
E voglio dire, queste cose del crack sono cose normali. A me quello che da fastidio è l’ipocrisia delle persone: di quelli che dicono “va beh ma la uso per prova e poi la compro” che ricorda la panzana del “mi ascolto l’album scaricato via p2p un mesetto e se mi piace prometto che lo compro”. E ancora sentire: eh chi di voi non ha photoshop o altro crackato, quindi è giusto pure questo. E di sto passo dove si finisce?
Voglio dire io non me la prendo con chi scarica o cracka. Queste sono cose normali ormai a cui le aziende come apple devono per forza andare incontro. Quello che nonmi piace è l’ipocrisia che sta alla base di tutto.
Primo paragrafo dell’articolo, rogerdodger, non del tuo commento. 😉
Vedi, io ho acquistato Leopard ma ora ho il masterizzatore rotto. Quindi me lo sono scaricato, lo tengo su un disco esterno e quando ne ho bisogno lo uso per ripristinare una chiavetta USB. Non mi sono fatto scrupoli a scaricarlo perché io, in ogni caso, i soldi già li avevo sborsati. Come non me li sono fatti a scaricare la suite di giochi Big Bang che veniva data (medesima versione) nei DVD di installazione di Tiger e che ora mi era impossibile installare.
Stessa cosa può valere con un qualsiasi gioco e la sua crack per usarlo senza il CD inserito. O qualunque film di cui io abbia il DVD.
Apple, in un certo senso, già è venuta incontro rimuovendo il numero di serie da certe applicazioni. Non l’ha fatto perché si fida dei suoi utenti, spero che fin qui ci siano arrivati tutti, ma perché tanto i seriali girano per internet e sono un costo (inutile) da mantenere.