La Cina è diventato quasi il secondo mercato per Apple, con un fatturato di 16,1 miliardi di dollari negli ultimi tre mesi. Questo giustifica tutte le moine che la società ha attivato per la conquista di ulteriori vendite, come la costruzione di 40 negozi e l’accelerazione per portare Apple Pay.
Il governo cinese, però, teme che gli iPhone e gli altri prodotti siano in realtà degli strumenti della NSA, per spiare la nazione. Per questo motivo fu chiesto ad Apple di poter ispezionare il codice di iOS. Mossa che qualcuno ha sconsigliato perché potrebbero sottrarre codice, al fine di sviluppare un sistema operativo dall’interno.
Apple, a sorpresa, accettò la richiesta, ma a quanto pare non basta. Il CGPC (Central Government Procurement Center), l’ente che si occupa di regolamentare i prodotti approvati dal governo per l’uso negli uffici pubblici, ha inserito Apple nella sua lista nera.
Gli enti governativi non potranno effettuare commesse per l’acquisto di iPhone, iPad e Mac da usare negli uffici pubblici. Insieme ad Apple sulla lista nera è finita anche Cisco, Intel, McAfee e Citrix Systems.
A quanto pare fare tutta questa corte non è servito a granché. La società potrà continuare a vedere ai privati, per ora.