
Sono miliardi i dollari persi, secondo una commissione della The Business Software Alliance, per colpa della pirateria, ma questo fenomeno colpisce anche l’App Store? Ebbene si. Una ricerca effettuata da Medialets, infatti, ha rilevato che su 25.000 applicazioni presenti nell’App Store, di queste 5.000 sono state crakkate dagli hacker per essere installate senza pagare un centesimo.
Anche se gli sviluppatori guadagnano abbastanza, non è certo un motivo per derubare il lavoro altrui. Secondo le ultime analisi, il quantitativo più grande di applicazioni pirata per iPhone si traffica con i Torrent: per la precisione sono 5,4 i GB di traffico generati dallo scambio sottobanco. Ma cosa ne pensano gli sviluppatori?
La società che produce il mediocre programma di instant messeging BeeJive è corsa ai ripari. Un messaggio di diniego, infatti, è visualizzato in tutti gli iPhone sbloccati che usano una copia pirata del programma. Misura che poteva essere evitata calando lo spropositato prezzo di 12,99 € per acquistarne una copia. Brian Greenstone del programma Enigmo, invece, afferma che solo il 5% delle copie del suo gioco sono state installate illegalmente nei dispositivi della Mela. Steve Demeter, sviluppatore di Trism, dice che è indeciso se disperarsi per le copie pirata del suo gioco oppure se festeggiare perchè segno evidente del successo avuto sul mercato. Alla luce dei 250.000 $ ricavati in 2 mesi probabilmente opterà per la seconda chiave di lettura.
Sta di fatto, però, che pirateria è sinonimo di potenziali perdite per l’App Store. Apple riuscirà a chiudere un occhio?
[via Wired]
la pirateria c’è tra chi effettua il JB, se apple riuscirà a mantenere le promesse del firmware 3.0 con MMS e tethering per tutti, alcuni dei motivi per fare JB cadranno e con essi diminuirà la pirateria software