Antitrust in Australia

Pubblicizzare una caratteristica di un prodotto quando in realtà questi non la possiede è pubblicità ingannevole. Per tale motivo, mentre l’Italia è troppo impegnata per analizzare la situazione della garanzia, la causa contro la pubblicizzazione delle supporto alle reti LTE parte dall’Australia.

Durante il lancio del tablet Apple dichiarò che l’iPad 3 era in grado di collegarsi alle reti 4G LTE, cosa non vera e riportata solo da minuscole frasi in calce che spiegano che il tutto è valido solo per gli USA e il Canada. Così in Australia l’ACCC (Australian Competition and Consumer Commission) ha dichiarato di indagare su misure per sanzionare la pubblicità ingannevole.

Anche tutti gli altri Stati dovrebbero farlo e far comprendere ad Apple che gli USA non sono tutto il mondo. Una causa del genere dovrebbe essere attivata, secondo mio parere, anche per Siri, l’assistente digitale che attualmente non è localizzato in italiano nonostante l’iPhone 4S in Italia costi più che negli Stati Uniti.

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11 Comments

  1. A me pare veramente una fesseria: alla presentazione si è detto 4g in USA e 3g world ready. Non è mai stato fatto mistero che LTE era “tarato” per l’unica nazione che ha un sistema uniforme: gli USA.

  2. Sono d’accordo su quanto scritto nell’articolo,io ho ancora il primo iPad,ma se dovessi riprenderne uno nuovo oggi,sicuramente prendere il modello con solo WIFI.

    p.s Complimenti per la diretta con Top Tech 😛

  3. Siceramente penso che stupide cause di questo tipo (sì, la ritengo stupida e penso vogliano cavalcare “l’onda mediatica contraddistinta da Apple”) vadano di pari passo con la qualità media della vita dei Paesi dai quali partono, della serie: non abbiamo problemi importanti, inventiamoceli!
    Dubito fortemente che in Liberia si lamenteranno perché l’iPad non può sfruttare la sua connessione LTE…
    Comunque io di solito prima di acquistare una cosa mi informo…

  4. Kiro, ma che cacchio scrivi? Se ho ben capito tu vorresti che l’antitrust multi la Apple perchè Siri in italiano non c’è ma il 4s costa più che altrove?
    Ma che discorso del cappero è? Non ha nessun senso!!

    1. Ha un senso perchè ho pagato per una funzione che non è disponibile in italiano. Siccome i soldi degli iPhone italiani vanno ad Apple, questa deve usarli per offrirmi i servizi adatti nel mio Paese.

      1. ma tu al momento dell’acquisto lo sapevi benissimo che Siri in italiano non era presente nel telefono. Hanno detto “lo metteremo” senza specificare il giorno, ma solamente l’anno : 2012. Se il 31 dicembre non lo avranno ancora aggiornato allora sì che potrà intervenire l’antitrust. Ma pretenderlo adesso è fuori discussione! Così come è fuori discussione argomentare sul prezzo. L’unica cosa legittima credo possa essere al massimo indagare sul perchè in Francia ad esempio il 64GB, IVA esclusa, costa 710€ e qui 750€ circa.
        Rimane comunque il fatto che in ogni libero mercato il prezzo è dato da domanda/offerta, e se in Italia lo facessero pagare 3500€ sarebbe la stessa cosa. Nessuno può impedirglielo, sarebbero loro a perdere i clienti e basta. Ma evidentemente possono permettersi di vendercelo a 750 + IVA senza perderne troppi.. 😉

      2. Io lo sapevo perché mi informo ogni giorno. Ma l’utente medio all’acquisto non lo sa. Legge solo Siri nella scheda tecnica.

      3. La tua frase : “Ha un senso perchè ho pagato per una funzione che non è disponibile in italiano.” continua a essere sbagliata! Nessuno ha pagato per nulla. Tu hai pagato per quello che ti danno nella scatola in negozio, non per una “promessa” o un diritto che vorresti avere di avere un prodotto non ancora ultimato. Ripeto, se Siri non dovesse entro il 31 dicembre allora sì che potremmo lamentarci. Ma fino ad allora ogni tua lamentela è fuori posto.

        Sta moda delle class action e delle sanzioni mi pare tanto una cretinata. A volte ci vuole (vedi il caso della garanzia di 1 anno anziché 2)
        Ma in questo caso, l’ignoranza dell’utente medio non è da difendere a tutti i costi. Se uno compra il 4s pensando di trovarci Siri in italiano, sono cavoli suoi. NELLA SCHDA TECNICA ci sarà anche scritto solo “Siri”.. può essere che non sia specificata la lingua (mi pare strano però) .. ma se anche così fosse, uno dovrebbe sapere che cos’è Siri. E Siri è un assistente vocale che NON parla italiano. Siri in italiano non è mai esistito. Se quindi uno pensa di trovarlo lo stesso nel telefono, sono affari suoi e della sue cattive informazioni. Non può accusare nessuno se poi rimane deluso, è solo colpa sua, e se vuole restituire il telefono può farlo! Quindi per favore non scriviamo (Una causa del genere dovrebbe essere attivata, secondo mio parere, anche per Siri) cacchiate!

  5. Ma l’utente medio dev’essere informato dal commerciante se compra in un negozio fisico, se invece compra online deve fare lo sforzo di leggere.

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