Sharp è uno dei fornitori più grandi di Apple e fornisce, tanto per fare un esempio, milioni di schermi per l’iPhone ogni anno. La produzione è concentrata, in pratica, per il 90% in un impianto in Giappone, precisamente nella città di Kameyama nel distretto di Mie.
Prima del 2004 l’impianto produceva schermi per TV. Poi Apple, che poi lanciò l’iPhone nel 2007, decise di investire e, attraverso una partnership con l’azienda, finanziò la conversione dello stabilimento attraverso un investimento di circa 100 miliardi di yen, pari a circa 730 milioni di euro, tra investimenti e acquisto di materiali.
Con questo accordo la società si obbligava a vendere quelle tecnologie solo all’azienda di Cupertino. Ora, però, Sharp vorrebbe evitare di legarsi solo ad Apple e avere la possibilità di vendere quei display anche ad altri produttori di smartphone. Per tale motivo ha proposto ad Apple di accettare un’offerta da 30 miliardi di yen, circa 219 milioni di euro, per terminare l’esclusività.
Ad Apple di certo non serve denaro, ma potrebbe essere una buona occasione per svincolarsi da Sharp e legarsi ad altri produttori. Quindi accetteranno la proposta oppure la rifiuteranno?