Dopo qualche disastro mediatico dovuto a campagne pubblicitarie poco consistenti, Apple ha deciso di internalizzare questo processo creativo inventando delle campagne. Una di queste si chiama Shot on iPhone e prevede di attaccare, negli Apple Store o sui cartelloni per strada, delle foto scattate con l’iPhone.
Sono foto ben fatte. C’è un sito che ne raccoglie un po’, con tanto di autore e software utilizzato per la realizzazione. Di corrente opposta va un altro progetto: Also Shot on an iPhone. Realizzato da Pablo Rochat e Fabio Benedetto, l’opera artistica prevede di appendere delle foto scattate sempre con l’iPhone, ma ben meno artistiche.
Persone in sovrappeso, mezze nude, in abbigliamento poco ortodosso sfidano i canoni della bellezza, in un turbine di ilarità e vergogna. L’obiettivo è chiaro: lo strumento, l’iPhone, può essere usato bene ma anche male.
Sarà arte anche quella?
Ahahahahah bellissime ste foto !!!! Mi fa piacere che su Apple si possa cazzeggiare con leggerezza, al contrario del livore rancoroso degli anti-Apple
“cazzeggiare con leggerezza”???
Credo (per usare un eufemismo) che Apple e i suoi fanboy siano le due categorie MENO inclini al cazzeggio dell’intero pianeta…
Infatti.
Era proprio dal confronto fra ottusità del fanboy classico, nuovo spirito di cazzeggio in libertà e perenne rancore livoroso dell’odiatore di Apple in servizio permanente effettivo che mi faceva divertire.
solo se consideri gli utenti Apple dell’era post-iCosi.
prima era molto differente, credimi.
(primo portatile Apple, Powerbook 3400c, Anno Domini 1998)