spot Apple Watch

Una delle domande del momento, oltre al classico “Che fine ha fatto Carmen Sandiego?” è “Ma Apple quanti Apple Watch ha venduto?”. Una domanda più che legittima, che non interessa solo a noi, ma anche agli investitori.

Con i dati dell’ultimo trimestre fiscale, la società ha attivato un trucchetto contabile per evitare di dire esattamente quanti Apple Watch ha venduto. Nel bilancio l’Apple Watch è finito nella voce “Altri prodotti” che comprendono, tra l’altro, le Apple TV, le cuffie Beats, gli accessori e addirittura gli iPod.

Da questa voce si evince che il totale del fatturato generato degli “Altri prodotti” è di 2,641 miliardi. Nello stesso trimestre del 2014 quella voce riportava 1,767 miliardi. Quindi l’incremento è del 49% con un aumento di 874 milioni di dollari.

Tutto denaro generato dagli Apple Watch? Non lo sappiamo. Tim Cook ha dichiarato che non hanno voluto dire quanti Apple Watch sono stati venduti per non dare informazioni importanti alla concorrenza. Ma alla concorrenza come può cambiare la vita nel sapere quanti Apple Watch sono stati venduti?

Lo immaginate il capo di Samsung che la mattina si sveglia, legge quanti Apple Watch sono stati venduti e cambia le sue strategie? Credo che gli interessino quanti smartwatch vende la sua azienda piuttosto.

Quindi al di là delle scuse poco solide di Cook, al momento aleggia il mistero. Secondo gli analisti di Canalys, Apple doveva venderne almeno 4,2 milioni, mentre gli analisti di Credit Suisse dicono che per la fine dell’anno la società ne venderà tra i 20 e i 35 milioni di unità.

La verità, secondo me, è che non ne sono stati venduti molti. Anche se ufficialmente Cook continua a ripetere che gli Apple Watch hanno superato le aspettative, senza tra l’altro dirci a quali aspettative si riferisce, probabilmente questa prima edizione è un mezzo fiasco.

Se la società ha visto un incremento di 1 miliardo di dollari grazie all’Apple Watch, con un prezzo medio di 500 $, si hanno appena 2 milioni di unità in 3 mesi. È un numero alto per uno smartwatch, ma non un successo.

Ora vi dico la mia analisi. Per me la società ne ha venduti meno del dovuto, ma sa che è un investimento sul lungo termine. Come ho anche raccontato nella mia recensione, l’Apple Watch ha delle potenzialità, ma non è ancora il dispositivo che mira a diventare.

Per evitare di avere uno stop sullo sviluppo del prodotto, Cook sta tentando di nascondere i dati attuali delle vendite il più possibile. L’obiettivo è tirare la barca al largo e sperare nell’Apple Watch 2, oppure 3 o addirittura 4. Ma se non si stabiliscono investimenti importanti per arrivarci, si rischia di far arenare il progetto.

In fondo se l’Apple Watch avesse venduto così tanto come Cook racconta, la società lo avrebbe sventolato senza remore già dopo il primo weekend. Finché il progetto non sarà al sicuro dagli sciacalli, non sapremo mai quante unità sono state vendute. Una scelta saggia, poco apprezzata, ma di sicuro utile anche per i concorrenti di Apple. C’è ancora da investire e sperare.

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5 Comments

  1. Proprio come affermi te, nella recensione. Apple Watch ad oggi è sostanzialmente inutile. Il giorno che effettivamente sarà decisamente più personale e reattivo (vedi SIRI, App Native…) allora forse forse… Passeranno diverse generazioni, un po’ come iPhone.

  2. Stante il fatto che non m’importa se Apple venda tanti o pochi Watch, credo che il problema stia nel rapportare le vendite alla richiesta reale in un determinato lasso di tempo: il trimestre fiscale. Spiego meglio con un esempio semplice, il mio: io ce l’ho e l’avrei voluto acquistare subito (mi ero documentato da mesi). Ma non c’era. La mia era una vendita sicura, nello Store. Ma l’ho dovuto ordinare e mi è arrivato dopo settimane e fatturato e pagato a metà luglio. Ormai (per le statistiche) fuori dai range di riferimento. In molti Paesi non l’hanno ancora visto. In Apple sono certo dei marpioni, ma le statistiche si fanno sulle vendite e sui denari, non sulle prenotazioni. Quindi nicchiano. Non so se Watch sarà un successo. Acerbo ora, comunque OS2 gli darà nuova linfa. A fine anno si faranno i conti, ora no. Ah, io ne sono soddisfatto. Tanto mi aspettavo, tanto ho avuto come da aspettative.

  3. Si, non ne hanno venduti molti e non li venderanno mai, neanche con versioni future perché è lo smartwach in se è una boiata

    1. Guarda Travis, sto sulla telefonia dal 1992, col primo MicroTac. Quando uscì iPhone risero tutti. Un guru rispettato arrivò a dire che se uno l’avesse proposto in Nokia l’avrebbero licenziato subito. Sappiamo come è andata. L’avvenire è proprio qui, sullo smartwatch: rendere fruibili più contenuti e operatività possibili in punta di dita (o di voce) SENZA device in mano. E che l’aggeggio ti dica che ore sono è l’ultima delle features. Certo il consumer giovane (core business Apple) non sa che farsene, ora. Se regalo il Watch a mia nipote se lo vende su Ebay domattina. Ma con il giro numericamente immenso di app sul mercato prestissimo salterà fuori il genietto che ti piazza la killer sul Watch. E allora la musica cambia. Un ricordo (vecchia Nokia…): SMS (allora ribattezzati “Script” da TIM). Non erano cosa per vecchi. Poi qualcuno si studiò il Tegic (primordiale predittivo). E improvvisamente la casalinga di Voghera mandava messaggini, senza bruciare il pranzo solo per digitare “Caro quando torni a mangiare?” E costavano pure un botto!

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