Steve Jobs era stato chiaro sul palco del Keynote del WWDC: “L‘iPhone 3G non costerà più di 199 $ in tutto il mondo“, ma pare abbia detto una mezza bugia per due motivi: 1) i 199 $ erano riferiti esclusivamente ai telefoni venduti con un contratto di abbonamento; 2) 199 $ in realtà è un iPhone scontato.
A riferirlo è At&T, l’operatore americano che si occuperà di vendere il nuovo telefono negli USA, che ha voluto mettere le mani avanti sottolineando il fatto che se alcuni clienti non potranno acquistare la versione da 8 GB a 199 $ non c’è nulla da sorprendersi perchè, anche se Apple riceve la stessa quota che riceveva prima su ogni telefono venduto, loro saranno costretti a scontare il telefono e a farsi carico della differenza per arrivare a quel prezzo. In realtà non c’è stato nessun abbassamento poichè anche se al cliente sono richiesti 199 $ all’acquisto, loro hanno aumentato gli abbonamenti di 10 $ al mese che moltiplicato per 24 dà 240 $, proprio la cifra anticipata.
In altre parole quello che sembra un telefono a prezzo ridotto lo è solo all’acquisto e al termine il cliente si ritroverà a sborsare gli stessi soldi. At&T avverte anche che non tutti i clienti potranno accedere al telefono a 199 $ poiché se non si rientra in certi parametri si troverà a pagare prezzo pieno.
[via Macrumors – grazie Andrea per la segnalazione]
Mi sa che l’iPhone non parte sotto la migliore trasparenza contrattuale. In america poi la storia che il carrier deciderà il prezzo dell’iPhone a sua discrezione mi sa che porterà a qualche causa.