
L’evoluzione digitale di Zanichelli
L’editoria digitale ha aperto un nuovo capitolo con il lancio dell’iPad e rivoluzionato il settore tradizionale e on line. In teoria questa è una promessa di Apple, quindi ho chiesto ad alcuni editori che idea si fossero fatti in merito. Il primo con cui ho parlato è stato Enrico Lanfranchi, responsabile delle redazioni lessiconografiche di Zanichelli Editore. Ecco cosa ci siamo detti:
L’approccio di Zanichelli verso iPhone
Salve, ultimamente abbiamo assistito a un interesse di Zanichelli per la piattaforma iPhone. Come mai solo dopo 2 anni dalla commercializzazione e come mai questo interesse?
Sono stati due anni d’intenso lavoro. A partire dalle banche dati di oltre 300 dizionari (di cui moltissimi in cd-rom) gestiti a Trento da ICOGE Informatica siamo giunti alla definizione di standard di trattamento dati per poter pubblicare contemporaneamente su carta, cd-rom, web. Ora il web, grazie all’impegno del Gruppo Meta, sta diventando il centro nevralgico del sistema editoriale (anche se ben poco di questo lavoro si può per ora vedere su dizionari.zanichelli.it). A 24 mesi dalla diffusione dell’iPhone non solo siamo pronti a pubblicare per iPhone e iPod Touch, ma abbiamo posto solide basi per l’iPad. Progressivamente l’attenzione del lettore, nei prossimi anni, si sposterà da applicazioni offline a sistemi di consultazione online (man mano che le tariffe di collegamento si ridurranno) e l’importante è essere pronti per quella data.
Successo nell’App Store
State già riscontrando un interesse positivo da parte degli utenti per le applicazioni Zanichelli presenti nell’App Store?
Certamente. Ciò che è più interessante del mondo Apple e iTunes è la possibilità di dialogo diretto con i lettori che possono scriverci tramite il Support per le applicazioni o dai diversi siti. Se si tralasciano alcune posizioni estreme e che solitamente non accettano il dialogo, è davvero interessante poter migliorare le applicazioni in base alle esigenze dirette dei nostri lettori-utenti. All’uscita dell’app dello Zingarelli 2010 (che, nel suo piccolo, è stato un evento mediatico stupefacente), non solo ci siamo resi conto dell’enorme successo editoriale e del riscontro sulla stampa nazionale e sui siti web, ma abbiamo avuto anche un diretto riscontro nei lettori, che hanno applaudito all’arrivo di un “mito” come lo Zingarelli sull’iPhone e subito ci hanno consigliato alcune migliorie (come lo sfoglia) su cui stiamo lavorando.
Prospettive per iPad
Parliamo di iPad, che idea vi siete fatti al riguardo?
L’iPad avrà chiaramente tutti i vantaggi dell’iPhone e quindi sostituirà in parte gli attuali portatili. Data la semplicità d’uso potrà svolgere anche una funzione di e-book reader. Non credo però che potrà sostituire i lettori specializzati di ebook che utilizzano l’inchiostro elettronico, che continueranno ad avere il vantaggio dell’estrema specializzazione, della migliore lettura dovuta ad uno schermo non retroilluminato. Sarà una battaglia davvero interessante che probabilmente proseguirà con ulteriori dispositivi che integreranno ancor più le diverse funzionalità .
Rivoluzione nell’editoria
Secondo voi riuscirà a rivoluzionare il mercato dell’editoria come molti auspicano?
Molto dipenderà dal confronto fra Amazon, specializzato in editoria, e iTunes, che sinora si è tenuto ai margini di questo mercato. Sappiamo ancora troppo poco su iBooks e iBookstore per poter prevedere l’evoluzione. Certo iTunes ha creato un mercato per le applicazioni che nessun altro attore su web è riuscito a fare in così breve tempo. Ma immagino che a breve arriveranno altri grandi colossi, come Google.
Strategie future per iPad
In che modo Zanichelli sfrutteà le potenzialità di questo nuovo dispositivo?
Sogno un dizionario sfogliabile per iPad che integri le potenzialità della ricerca elettronica e la fruibilità della consultazione cartacea. Dite che sarà possibile? Per ora non ho ancora toccato fisicamente un iPad e non so se il sogno resterà nel cassetto.
Partnership con Apple
Che rapporto avete con Apple?
La struttura di iTunes è tale per cui l’editore è libero di pubblicare senza dipendere in alcun modo da Apple: ciò è al contempo una garanzia di indipendenza e di flessibilità delle scelte. È un gran merito del sistema inventato da Apple, che non smentisce la sua capacità di attenzione nei confronti delle esigenze dell’altro, sia partner o sia un cliente. Detto ciò non nascondo che mi piacerebbe avere iniziative comuni con Apple in Italia per mantenere quella leadership in editoria elettronica (nel settore delle opere di consultazioni) che ci siamo conquistati in trent’anni di lavoro.
Futuro nell’App Store
Come vedete il futuro di Zanichelli nell’App Store?
In partnership con il Gruppo Meta stiamo investendo fortemente e quindi speriamo che ci sia uno sviluppo positivo dopo la fine dell’attuale crisi economica e offra una soluzione all’epocale trasformazione dei sistemi di consultazione.

Bella intervista, bravissimo Kiro! 😉
Io spero, comunque, che l’editoria su carta non scompaia mai, non mi abituerò mai a leggere un libro su un display, averlo tra le mani e sentire l’odore della carta nuova è tutta un’altra cosa..
Ben vengano, comunque, le versioni digitali, sopratutto di libri e manuali più pratici, proprio come lo Zingarelli, in modo da poterli consultare in qualsiasi istante!
Basta, mi sono stancato di un paese con un sistema bancario, postale, dei trasporti e fiscale medioevale. Voglio Amazon in Italia!