Da un lato partner commerciale con la costruzione di chip e dall’altro concorrente con prodotti che tentando di strappare fette di mercato all’iPhone e l’iPad. Un gioco di amore e odio che questa volta è sfociato nell’odio. Apple ha fatto causa a Samsung il 15 aprile perchè con la sua linea Galaxy avrebbe infranto dei brevetti.
Per Apple i Galaxy assomigliano troppo ai suoi prodotti: “Anzichè innovare sviluppando tecnologie proprie con uno stile Samsung per i suoi smartphone e tablet, Samsung ha scelto di copiare le tecnologie di Apple, l’interfaccia grafica e lo stile innovativo dei prodotti colpiti da infrazione“.
Intanto l’ITC (International Trade Commission) ha stabilito che al momento non ci sono elementi che possono fermare l’importazione negli USA dei prodotti di HTC e Nokia, come Apple aveva chiesto nella causa legale contro queste due società . La richiesta di fermare le importazioni, c’è da specificare, è la prassi in questo tipo di cause.
Chissà se Samsung risponderà in qualche modo alle accuse di Apple o se si limiterà a difendersi.
Prima dell’iPhone il nulla, dopo solo copie cinesi maldestre.
no cinesi gruppo coreano e molto valido
giuro che alla prima occhiata.. l’immagine in altro a destra sembrava in tutto per tutto un iPhone!
tutta un’altra cosa display + grande miglior sistema operativo e meno restrizioni nel poter usare molti software ecc senza nulla a togliere all’ iphone che è un eccezzionale diciamo hadware ?
Ma come cavoli devono essere i cellulari, sferici o a prisma a base esagonale!! Non si può far causa solo perchè il prodotto è un cellulare che assomiglia a tutti gli altri cellulari incluso l’iphone. Il menù può assomigliare a quello dell’iphone, ma l’interfaccia della pagina principale dove ci sono i vari windjet non possono dire che l’hanno copiata dal melafonino, visto che l’iphone non ce l’ha neanche. Questo discorso vale per il Galaxy S, ma non si capisce perchè abbiano citao anche il Nexus S, visto che il design è del tutto differente da quello dell’iphone, e stessa cosa vale per l’SO.