
C’è una storiella raccontata da Steve Jobs ogni qual volta un alto dirigente viene nominato vicepresidente di Apple. Si tratta della storiella dell’inserviente e del vicepresidente.
La spazzatura dell’ufficio va svuotata regolarmente. Se non viene svuotata chiamo l’inserviente e gli chiedo il motivo. Lui formula una scusa: i lucchetti sono stati cambiati e non ho le nuove chiavi. Questa è una scusa inaccettabile per chi svuota i cestini da una vita. L’inserviente si limita a spiegare perchè quella cosa non ha funzionato. Il vicepresidente non può farlo. Quando sei un inserviente le ragioni importano. Quando sei qualcuno tra l’inserviente e il CEO le ragioni non importano più. E’ prendendo coscienza di questa fase che si diventa vicepresidenti.
La morale di questa sorta di parabola è semplice. Se sei un’inserviente le scuse importano, ma se sei un vicepresidente non puoi permetterti il lusso di scusarti. Se fallisci paghi in prima persona. Lo sa bene chi lavorava nel team del nascente servizio di MobileMe. Se ricordate i primi mesi il servizio funzionava molto male, la sincronizzazione tra i dispositivi funzionava malissimo, tanto da costringere Apple a regalare ulteriori giorni di prova.
Si dice che Steve Jobs convocò il team nell’androne del campus e li rimproverò tutti severamente perchè avevano compromesso la credibilità della società. Poco dopo il team fu affidato ad Eddy Cue, vicepresidente di iTunes.
[via macstories]

Un piccolo errore nella traduzione. La scusa è “accettabile” non “inaccettabile”
Così ha più senso.
un’altra cosa : “for a living” non vuol dire “da una vita”, ma significa “per lavoro”
il senso è ben diverso! 😉
prossimamente comunque compreró quest’edizione di fortune su ipad, l’articolo sembra essere molto interessante!
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Se i libri fossero scritti traducendo letteralmente le parole si sarebbero estinti 😛