Poste Mobili

Qualcuno ritiene che la tecnologia NFC, che permette di effettuare pagamenti avvicinando due dispositivi, sia un fallimento perchè nessuno la usa. Io credo che non lo sia, ma semplicemente Google, attraverso il suo Google Wallet, non ha saputo lanciarla ed essere precursore come voleva. Come avviene spesso in questi casi bisognerà attendere Apple che con il prossimo iPhone introdurrà l’NFC attivando quel boom di utilizzo.

Qualcun altro vede sempre l’Italia come un baluardo di arretratezza tecnologica, ma in realtà in questo caso anche nel nostro Paese stiamo procedendo spediti verso questa tecnologia. Poste Mobile, per esempio, ha dichiarato di aver attivato la fase di sperimentazione dei suoi servizi per le SIM con NFC.

La sperimentazione dell’operatore virtuale è stato attivato su tre fronti: quello dei trasporti, delle aziende e dei pagamenti. Per i trasporti la società sta sperimentando i pagamenti di biglietti e abbonamenti per il trasporto pubblico direttamente con lo smartphone. L’utente può comprare il biglietto nel telefono e convalidarlo avvicinandolo a un dispositivo a bordo dei mezzi. Al controllore basta avvicinare un dispositivo al telefono per verificare istantaneamente la validità del titolo.

Sul fronte delle imprese, invece, Poste Mobile sta sperimentando l’attivazione del badge di presenza in ufficio, i pagamenti con i distributori automatici, l’accesso alla mensa, l’attivazione delle stampanti e fotocopiatrici comuni e altri servizi gestiti direttamente dallo smartphone. Al dipendente basta avvicinare il telefono al piano di lettura per attivare automaticamente il riconoscimento dei servizi aziendali.

Per finire i micro pagamenti privi di denaro fisico. Poste Mobile, grazie alla sinergia di Bancoposta, sta sperimentando i pagamenti con NFC attingendo denaro dal proprio conto corrente, carta di credito o PostePay. Tutti questi servizi saranno disponibili al pubblico a partire dal 2013.

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