Al momento solo pochi operatori permettono di sottoscrivere un abbonamento di traffico dati abbastanza ampio. Altri, infatti, limitano la navigazione a un tot di MB al giorno. Come fare per rientrare in quel pacchetto giornaliero di dati? Oltre a cercare WiFi aperte, si può usare Onavo.
L’app installa un certificato sicuro nel telefono per comprimere il traffico dati generato da pagine, immagini, posta e applicazioni. Entrando nell’applicazione si può avere il conteggio dei MB risparmiati. La compressione non copre lo streaming dei video e delle chiamate VoIP. Non comprime neanche la navigazione sicura verso siti contenenti dati sensibili, come quelli della propria banca.
Tutti i dati compressi non sono raccolti dal sito, ma semplicemente vengono elaborati da un server per poter consumare meno traffico dati. Molto utile, per esempio, quando si viaggia all’estero. Onavo pesa 3,7 MB e si scarica gratis dall’App Store.
Sicuri che i dati non siano raccolti in qualche modo? La Privacy Policy ha un punto in merito che mi preoccupa un po’:
“Onavo may also share personally identifiable information with companies or organizations connected, or affiliated with Onavo, such as subsidiaries, sister-companies and parent companies.”
La privacy dei dati è l’unico motivo per cui per ora non mi sono ancora fidato ad usarlo.
Si infatti
E’ un servizio gratuito, che ti fa risparmiare € in abbonamenti più costosi.
Non ha proprio senso questa ossessione della privacy.
Forse non avrà senso per te, ma i miei dati personali valgono molto di più di qualche € che questa app potrebbe farmi risparmiare.
La mia corrispondenza mail, le mie chat, le mie abitudini di navigazione, di acquisto, ecc. ecc. hanno un valore troppo spesso sottovalutato.
Per questi server passerebbero TUTTI i miei dati, se permetti vorrei sapere cosa ne farebbero.
Vale sempre il solito vecchio adagio: “Se qualcosa é gratis, vuol dire che sei tu il prodotto”.