fornitoriApple pone sempre molta attenzione ai rapporti con i fornitori, anche perché la stampa è sempre in agguato per sfoderare il cartellino dello scandalo. Per tale motivo la società effettua numerosi controlli presso i suoi fornitori per verificare che lavorino rispettando la legge. Controlli che sono raccolti all’interno del Supplier Responsibility Report.

Quello di quest’anno è stato pubblicato oggi ed è composto da 37 pagine. La società ha effettuato controlli presso i suoi 200 fornitori che amministrano un mercato realizzato mediante 1,5 milioni di dipendenti. La società ha effettuato personalmente 393 ispezioni, vale a dire 72% in più rispetto all’anno precedente. Inoltre l’azienda si avvale delle ispezioni della FLA (Fair Labor Association) che le effettua in modo indipendente.

Nel rapporto si possono leggere informazioni molto importanti. 34 aziende hanno chiesto i test di gravidanza, mentre 25 aziende hanno chiesto kit per testare le malattie. Apple ha erogato a 1 milione di dipendenti il training per informarli su tutti i loro diritti e doveri.

29 fabbriche utilizzavano manodopera giovanile in ambiti non sicuri per la loro salute, quindi questi dipendenti sono stati ricollocati. 102 fabbriche non pagavano correttamente gli straordinari, mentre 15 fabbriche pagavano straordinari in maniera non corretta. 8 fabbriche spingevano i dipendenti verso turni troppo duri. A queste sono stati chiesti rimborsi per 6,4 milioni di dollari. 11 aziende sono state ritrovate con dipendenti minorenni. Una è stata eliminata tra i fornitori di Apple perché conteneva ben 74 casi di lavoratori minorenni.

88 aziende non avevano gli strumenti di lavoro a norma di legge per la salvaguardia della salute dei dipendenti, come per esempio le mascherine per proteggere le vie respiratorie. 178 fabbriche non avevano l’uscita di emergenza in caso di incidenti, di cui 38 con le uscite sbarrate. 147 fabbriche non avevano gli ambienti adatti per stoccare materie chimiche, mentre 35 fabbriche non avevano strumenti per evitare l’inquinamento dell’acqua.

96 fabbriche non avevano strumenti per evitare l’inquinare l’aria e 63 fabbriche non avevano la certificazione adatta contro l’inquinamento. Tutti casi in cui la società ha chiesto di porre rimedio e i cui risultati dovrebbero essere già migliorati. Bisognerà attendere il prossimo report per scoprire se la situazione è migliorata sul serio.

[via Apple]

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